vulcanismo
Insieme dei fenomeni costituiti dalla fuoriuscita attraverso fratture della crosta terrestre di materiali quali lave, gas e prodotti piroclastici; i punti di emissione di tali materiali sono detti vulcani. Questi sono tipicamente costituiti da rilievi con caratteristica forma conica più o meno regolare, risultato dell’accumulo dei prodotti lavici e piroclastici emessi nel tempo. Altri vulcani consistono in lunghe spaccature lineari aperte sul pavimento dei fondali oceanici e, con le loro effusioni laviche, contribuiscono a creare nuova crosta terrestre, che si aggiunge a quella già esistente. Altri vulcani lineari, simili a quelli dei fondali marini, ma situati sulla superficie dei continenti, danno luogo alla formazione di vasti espandimenti di lave basaltiche. Infine ci sono attività vulcaniche senza fuoruscita di lave e scorie che si manifestano con emissioni più o meno continue di vapore acqueo e di gas a alte temperature. I ca. 500÷600 vulcani attivi della Terra non sono distribuiti a caso, ma sono localizzati in gran parte nelle zone di contatto tra le placche litosferiche che, secondo la teoria della tettonica delle placche trasportano i continenti come se fossero dei pezzi di ghiaccio incastrati in un ghiacciaio in movimento. Il 15% ca. dei vulcani si trova in corrispondenza delle fasce caratterizzate da tensione, cioè da margini divergenti. Questi margini sono contraddistinti da un vulcanismo il quale origina colate laviche che colmano progressivamente lo spazio interposto tra le placche in allontanamento, dando origine alle dorsali sottomarine e alla crosta basaltica dei fondali oceanici. L’80% ca. dei vulcani si trova, invece, in zone di compressione, dove due placche litosferiche convergono e una delle due placche entra in subduzione, cioè si incunea sotto l’altra e sprofonda nel mantello. Di solito i margini convergenti sono contrassegnati da una fossa, da una zona con terremoti profondi e dalla risalita di rocce fuse che determina in superficie la formazione di catene vulcaniche. Secondo le statistiche dell’attività vulcanica registrata negli ultimi decenni, ogni anno ci si devono aspettare in tutto il mondo da 50 a 60 eruzioni vulcaniche, più o meno intense. Le manifestazioni più violente del vulcanismo hanno sempre rappresentato una minaccia per l’uomo; gli effetti disastrosi di un’eruzione sono tanto maggiori quanto maggiore è la probabilità che si verifichino fenomeni di tipo esplosivo. La protezione dal rischio vulcanico, nell’ambito della moderna protezione civile, tiene conto dei segnali premonitori di un’eruzione, predispone piani di evacuazione delle aree abitate esposte e prende opportuni provvedimenti atti a contrastare gli effetti devastanti delle eruzioni.