DE RUBERTIS, Vittorio
Nacque a Lucito (Campobasso) il 24 genn. 1893 da Francesco, notaio, e Giuseppina D'Onofrio. Studiò armonia, contrappunto, fuga e composizione presso il conservatorio "S. Pietro a Maiella" di Napoli, sotto la guida di U. Bandini (armonia), C. De Nardis, G. Napoli, A. Savasta (composizione), diplomandosi poi in composizione e direzione d'orchestra. Trasferitosi nel 1920 a Buenos Aires, insegnò armonia presso i conservatori "D'Andrea" e "Galvani", per passare poi con lo stesso incarico presso il conservatorio "Chopin" di La Plata. Il D. svolse, sempre in Argentina, attività di compositore, musicologo, erudito e didatta. La sua produzione fu caratterizzata soprattutto da musica per pianoforte e per canto e pianoforte, per lo più ispirata al folclore argentino e molisano.
Fra le opere per pianoforte, ricordiamo Preludio, Paravento, suite di sette pezzi (1926), Serenata di mezzanotte, Come prima meglio diprima, cinque pezzi per pianoforte (1929), Due scherzi su versi di Dante (1929), Saluto all'anno 1934 (scherzo di 34 battute su gl'intervalli che formano le cifre 1934), Lamento e danza di veglia funebre, ispirato al folclore argentino (1933), tutte pubblicate dall'editore Pizzi di Bologna; per la casa editrice bolognese Bongiovanni nel 1933 pubblicò fra l'altro Canzone slava, Danza di zingari molisani; per la casa Ricordi americana a Buenos Aires pubblicò Omaggio a Grieg (1934), Gavota con musetta (1941), Pequeña tarantella (1955).
Per canto e pianoforte pubblicò sempre presso la Ricordi americana C'èsempre..., melodia breve per voce di tenore su testo italiano. Alla bandiera argentina, su testo italiano (inno cantato all'inaugurazione dell'antenna monumentale, omaggio degli italiani residenti alla Repubblica argentina); Billiken su testo spagnolo (senza indicazione di data). Il D. pubblicò sue composizioni anche per le case editrici Tempo e Poggi di Buenos Aires e negli anni 1921, '22 e '23 videro la luce Cuarenta y siete cantos populares italianos, franceses, españoles, alemanes, eslavos, ecc. apparsi sulla rivista Atlantida di Buenos Aires.
A questa produzione bisogna aggiungere l'unica composizione per un complesso strumentale: la Serenata paesana del Molise per piccola orchestra, pubblicata nel 1924 dall'editore Pizzi di Bologna.
La produzione del D. tuttavia, dichiaratamente ispirata alla musica popolare, non riuscì a sollevarsi dal livello di una corretta esercitazione scolastica.
Più interessante fu la sua intensa attività come insegnante di armonia che lo indusse a produrre diverse opere didattiche assai apprezzate: trattati teorici, esercizi, revisioni; fra l'altro si ricorda Nociones elementares de armonia, Buenos Aires 1956; Prefacio y revisión a los "96 Bajetes cifrados" del Padre Mattei; Prefacio, reglas armónicas y supresión de números a los "Bajetes" de F. Fenaroli (ibid. 1957).
Nel 1932 fondò la rivista ElTorpedero musicale, che fu pubblicata, con cadenza trimestrale, fino alla sua morte.
Su questa rivista egli praticò una critica a volte feroce nei confronti di musicisti ed istituzioni musicali a lui contemporanee, in prevalenza locali. Praticava infatti una critica pedante e accademica, protesa principalmente alla ricerca di errori d'armonia, per cui non riusci a sollevarsi da un atteggiamento di didatta rigoroso e a formulare giudizi in una prospettiva, più aperta e serena.
Come saggista, il D. si occupò dei più svariati argomenti, dalla musica popolare a problemi fisico-acustici, a particolari biografici di musicisti in qualche modo entrati in rapporto con l'Argentina, ma a questa ampiezza di interessi non corrispose un adeguato approfondimento critico. Dei suoi articoli apparsi su diverse riviste si ricordano, in particolare, sulla Rivista musicale italiana: Maggio della defensa. Studio su una antica canzone popolare molisana (XVI [1920], I, pp. 112 ss.); La scala musicale. Studio storico-scientifico (XXIX [1922], 3, pp. 389 ss.; XXX [1923], pp. 389 ss.); Dove e quando nacque D. Zipoli (LIII[1951], 2, pp. 152-157). Sulla rivista Il Pianoforte pubblicò nel 1920 La tastiera del pianoforte e i vani tentativi di modificarla e Un compositore sud-americano: A. Williams (ibid.). Fu inoltre collaboratore della rivista La Quena, diretta da A. Williams.
Si segnala infine un'opera di interesse didattico-divulgativo: il Pequeño dicionario musical tecnologico y biografico, pubblicato a Buenos Aires (s. d.) dalla Ricordi americana e che arrivò nel 1954 alla quinta edizione (la sesta edizione rimase incompiuta). Tale dizionario, secondo le intenzioni dello stesso autore, non pretendeva di essere completo, ma soltanto cercava di colmare qualche lacuna, "in linea con le più recenti acquisizioni della musicologia del tempo" (Prefazione). In realtà anche questi limitati propositi vengono disattesi, in quanto si tratta di un'opera alquanto modesta, che può offrire solo qualche informazione biografica, a volte non del tutto corretta.
Il D. morì a Buenos Aires il 18 maggio 1961.
Fonti e Bibl.: R. Casimiri, Recensione alla Prefazione e analisi alla sonata in do maggiore per pianoforte op. 21 n. 3di M. Clementi a cura di V. D., in Note d'archivio, X (1933), pp. 167 s.; A. De Angelis, Diz. dei musicisti, Roma 1928, p. 181; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 436; Suppl., p. 254.