VISIR (o Vizir; fr. vézir)
Voce usata dagli scrittori europei, per lo più sotto la forma "gran visir", per indicare il primo ministro dell'impero ottomano. È la parola turca e persiana vezīr "ministro" che deriva dall'arabo wazīr, usato nella poesia araba preislamica e nel Corano nel senso di fido aiutante o vicario (l'etimologia iranica, spesso indicata da studiosi europei moderni, sembra da escludere). L'uso di wazīr per designare quello che noi diremmo il grande cancelliere dell'impero, vero alter ego del sovrano avente in mano tutti i poteri dello stato, fu introdotto dal primo dei califfi ‛abbāsidi, as-Saffāḥ (132-136 eg., 750-754 d. C.), e durò sino alla fine della dinastia (656 eg., 1258). Carica e titolo furono rimessi in vigore da Ōrkhān, il secondo dei sultani ottomani (726-761 eg., 1326-1360), che accanto al gran visir (vezīr-i evvel, vezir-i a‛ẓam, ṣadr-i a‛ẓam) pose un consiglio di visir o ministri minori, detti "visir della Cupola", per materie speciali. Maometto II (855-886 eg., 1452-1481), il conquistatore di Costantinopoli, diede il massimo lustro alla carica, e Aḥmed III (1115-1143 eg., 1703-1730), soppresse addirittura i ministri della Cupola. Con le riforme politico-amministrative dell'impero, iniziate da Maḥmūd II nel 1835, si andò formando a poco a poco un consiglio dei ministri, detti vukielā, "vicegerenti, sostituti" (al sing. vekīl) o nuẓẓār "sovrintendenti" (al sing. nāẓir), e presieduti dal gran visir; ordinamento conservatosi sino al 1922, quando la rivoluzione kemalista introdusse la repubblica: la carica di gran visir fu soppressa e il presidente del consiglio dei ministri fu chiamato bash-vekīl (primo ministro). In seguito al movimento d'epurazione del turco dai vocaboli arabi e persiani, voluto da Kamal Ataturk (già Muṣṭafà Kemāl) la parola vekīl, derivata dall'arabo, ai primi di luglio del 1935 venne ufficialmente sostituita dalla turca bakan (sovrintendente) e quindi il primo ministro assunse il titolo di baòbakan.
Il titolo di wazīr, circa nel senso di gran visir, si mantenne negli stati musulmani dell'Africa settentrionale e della Spagna anche dopo la fine del califfato ‛albāside, venendo soppresso soltanto nei paesi venuti a cadere sotto la dominazione ottomana. Per conseguenza quando in Egitto, vassallo della Turchia, il khedive Ismā‛īl istituì un ministero di tipo europeo con rescritto del 28 agosto 1878, i singoli ministri furono chiamati nāẓir (v. sopra) e il presidente del consiglio ra'īs maǵlis an-nuẓẓār; denominazioni che furono sostituite da wazīr e ra'īs maǵlis al-wuzarā dopo la soppressione del vassallaggio verso la Turchia (18 dicembre 1914). Analogamente nei paesi distaccati dall'impero ottomano dopo la guerra mondiale fu dato a wazīr (o anche, dapprima, a wakīl) il significato di "ministro" nel senso europeo.