CERULLI, Vincenzo
Astronomo, nato a Teramo il 20 aprile 1859, morto a Merate il 30 maggio 1927. Laureato in fisica a Roma nel 1881, dopo quattro anni di pratica astronomica presso le specole di Bonn e di Berlino e presso l'Istituto di calcolo di quest'ultima città, ritornò in patria, continuando ad occuparsi di osservazioni astronomiche presso la specola del Collegio Romano. Intorno al 1890 fondò un osservatorio privato, su di un colle da lui denominato Collurania, presso Teramo, e lo munì di ottimi strumenti, fra i quali primeggia un refrattore di Cooke dell'apertura di 40 centimetri. Di questa sua specola fece poi dono allo stato.
Frutto precipuo del lavoro intrapreso a Collurania fu quello studio del pianeta Marte che culminò nella cosiddetta teoria ottica del Cerulli; con la quale egli diede delle visioni e scoperte schiaparelliane una interpretazione naturale, nel senso che le linee (canali) semplici e doppie e tutte le altre configurazioni precisate dal grande astronomo di Brera null'altro debbono ritenersi che stadî di visione delle apparenze superficiali del rosso pianeta; stadî di visione che non significano la realtà definitiva, ma solo un passo verso di essa, rispetto alle precedenti descrizioni e riproduzioni. Notevoli le sue osservazioni di Venere che diedero conferma alla rotazione lenta conclusa dallo Schiaparelli; così degne di rilievo quelle di stelle doppie, quelle del pianeta Eros per l'opposizione del 1900, e la scoperta del pianetino Interamnia. Trattò magistralmente questioni diverse sul calcolo delle orbite, sulla tecnica e catalogazione stellare fotografica e sull'effetto gravitazionale galattico.