Scrittore francese (Brest 1878 - Huelgoat, Finistère, 1919). Inviato come medico a Tahiti, scoprì e studiò le ultime opere di Gauguin e scrisse il romanzo Les immémoriaux, denuncia del colonialismo in Polinesia, che pubblicò nel 1907 (trad. it. 1983) con lo pseud. di Max Anély. Nel 1909 partì per la Cina, dove soggiornò a più riprese prendendo parte a importanti spedizioni archeologiche. Dall'incontro con la civiltà orientale nacquero raccolte come Stèles (1912; trad. it. 1987), poesie in prosa ispirate all'epigrafia cinese e dedicate a P. Claudel; Peintures (1916), versi di ispirazione taoista; Odes (post., 1926), tentativo di innovare la prosodia a partire dalla metrica cinese. Tra le sue altre opere sono da ricordare il dramma Orphée roi (post., 1921), scritto per Debussy, il romanzo René Leys (post., 1922; trad. it. 1973) e il racconto Equipée (post., 1929; trad. it. 1980). Postume sono anche apparse le Lettres de Chine 1909-1910 (1967; trad. it. 1990) e alcuni volumi sull'arte cinese.