VERCELLI (XXXV, p. 147; App. I, p. 1122; II, 11, p. 1104)
La popolazione residente nel comune è aumentata da 38.956 nel 1936 a 42.159 nel 1951, e successivamente a 50.197 ab. al 15 ottobre 1961, con un incremento complessivo del 19%. La città comprendeva (1951) circa il 92,2% di tutta la popolazione comunale.
L'economia del territorio non presenta notevoli variazioni, se si pone mente al numero degli addetti alle varie attività nel periodo 1936-51, ad eccezione dell'agricoltura: questa ha visto diminuire i suoi addetti da 4365 a 2519 (- 42,3%). Le varie colture non ne hanno tuttavia sofferto, anzi hanno migliorato notevolmente i loro rendimenti unitarî (specie il riso e i prati da sfalcio), in rapporto alla notevole meccanizzazione degli strumenti di lavoro e all'uso intensivo di fertilizzanti. Le attività commerciali si sono invece espanse, mentre stazionarie si presentano quelle industriali. In questo campo, ciò nondimeno, si osserva un notevole spostamento nell'importanza delle varie branche; così le industrie tessili impiegano (1951) 2294 addetti (con una perdita pari al 28,6% rispetto al 1927), mentre le meccaniche, con 1464 addetti, e le chimiche, con 2259, stanno affermandosi in modo sempre più evidente.
Nonostante la città non abbia avuto un incremento demografico degno di rilievo, la sua pianta si è molto allargata nell'ultimo ventennio, espandendosi con i nuovi quartieri tutto attorno al vecchio centro compatto. I grandi opifici industriali hanno mostrato di preferire le aree settentrionali, disponendosi lungo o accanto la linea ferroviaria Novara-Torino.