AERSSEN [pron. àr-], Van
Famiglia di diplomatici e militari olandesi. Il capostipite fu Cornelio Aerssen, 1nato ad Anversa nel 1545; dal 1574 segretario e dal 1580 consigliere e pensionario della città di Bruxelles; nel 1584, nominato cancelliere degli Stati Generali all'Aia. Fu uomo di stato molto influente sotto il regime del gran pensionario Giovanni van Oldenbarneveld e morì il 22 marzo 1627. Figlio suo fu il famoso Francesco, signore di Sommelsdijk, nato a Bruxelles nel 1572. Venne, nel 1580, all'Aia con i suoi, e, dopo aver studiato giurisprudenza a Lovanio, Leida e Parigi, visitò nel 1596-97 l'Italia. Dapprima fu, come suo padre, partigiano di Oldenbarnevelt; ma, dopo il suo richiamo, nel 1613, appoggiò con energia la politica dello statolder, Maurizio. Le trattative più delicate, in cui erano in giuoco gl'interessi del paese, vennero a lui affidate; e fu opera sua l'alleanza con la repubblica di Venezia (1620). Per affari di grande importanza trattò pure col re d'Inghilterra; si trattenne più volte in quel paese, fra il 1621 e il 1625 e fra il 1639 e il 1641. A buoni risultati portò la sua attività diplomatica anche in Francia: così, dopo aver rappresentato con successo, nel 1598, il governo delle Provincie Unite presso la corte del re cristianissimo, egli vi tornò negli anni 1625 e 1628, trovando disposto all'alleanza con la repubblica dei Paesi Bassi il card. Richelieu, che cercava dappertutto amicizie per isolare la Casa d'Austria. Ottimi furono i suoi rapporti con lo statolder Federico Enrico. Morì all'Aja il 27 dicembre 1641.
Alla carriera militare si dedicò invece Cornelio van A., figlio del precedente, nato a Parigi nel 1600. Dal 1641, egli servì nell'esercito come colonnello di cavalleria; nel 1647-52, fu governatore di Nimega. Convinto sostenitore anche lui dell'alleanza con la Francia, fu, per conseguenza, contrario alla pace di Westfalia. Prese parte al vano tentativo di Guglielmo II d'Orange contro Amsterdam; sotto il nuovo regime, poi (primo periodo in cui lo stato non ebbe statolder), il suo influsso si ridusse a nulla. Morì nel 1662. Pure militari, e non senza meriti, furono il figlio suo primogenito, Francesco, e il nipote Cornelio.
Bibl.: Nieuw Nederl. Biogr. Woordenboek, III, 1914, coll. 8-14.