VALIER (Valerii)
Famiglia patrizia veneziana di incerta origine ma di cospicua antichità, che appare nei documenti fino dal sec. XII (ad esempio nella promessa del Doge Domenico Michiel ai Baresi, 1125). Diede alla repubblica due dogi, Bertucci (102° della serie tradizionale; 1656, 15 giugno-1658, 29 marzo), e il figlio Silvestro (109°; 1694, 25 febbraio-1700, 5 luglio). La ducea del primo corrisponde a un periodo particolarmente glorioso della guerra di Candia, per le imprese di Lorenzo Marcello e di Lazzaro Mocenigo, caduto eroicameme dopo avere forzato i Dardanelli, nel tentativo di raggiungere Costantinopoli. Sotto il governo di Silvestro si svolsero l'infeliLe impresa di Scio, conquistata da Antonio Zen ma poi abbandonata, e l'ultimo periodo della Sacra Lega che si chiuse con le paci di Ryswyk e di Passarowitz. Entrambi i dogi sono sepolti nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo, in un grandioso mausoleo, opera di Andrea Tirali.
Sono da ricordare anche Agostino, di Bertucci (v. appresso); e Pietro di Gian Alvise, arcivescovo di Candia, vescovo di Ceneda e Padova, fatto cardinale nel 1621 da Sisto V; Bertucci, detto anche Alberto, di Gian Alvise (nato nel 1562, 23 luglio), vescovo di Verona (1606-1630). Altri V. si distinsero specialmente nelle ambascerie. Da ricordare anche Andrea V., storiografo della guerra di Candia.
Bibl.: Per i Dogi Bertucci e Silvestro, v. S. Romanin, Storia documentata di Venezia, VII, pp. 427, 441, 509 e le opere citate nelle bibliografie veneziane del Cicogna e del Soranzo. Oltre alle citate bibliografie veneziane v. anche A. Ceruti, Lettere inedite di dotti italiani del sec. XVI, ecc., Milano 1877 (per nozze Ceruti-Pirovano); per il vescovo Alberto, v. Dello stato della Chiesa veronese (relazione inedita, Verona 1850).