Pittore italiano (Roma 1928 - Lariano 2013). Artista schivo e appartato, ultimati gli studi classici ha frequentato la facoltà di Architettura di Roma, venendo in contatto con il mondo intellettuale di sinistra; tra i fondatori alla metà degli anni Sessanta del Collettivo Il Girasole, nelle fasi iniziali della sua ricerca artistica ha sviluppato suggestioni neorealistiche esercitandosi essenzialmente sui temi del paesaggio urbano e della figura umana – che attraverseranno per intero il suo percorso creativo - trattati nel corso degli anni in uno stile sempre più condensativo, carico di evocazioni e memorie. Artista di vivace immaginazione lirica, nelle fasi mature la sua pittura è caratterizzata da un uso interiorizzato della luce, che depriva l’immagine di ogni materialità e la rende angosciante traccia larvale, spesso asservita al dominio del colore bianco su cui risaltano convulsi e inquietanti aggregati di segni, e che solo nel corso degli anni Ottanta cede il passo al recupero del tonalismo degli esordi. Nel 2016 la mostra antologica Valeriano Ciai 1928 - 2013. Segni e Memorie allestita presso il Museo di Roma in Trastevere ripercorre compiutamente l’itinerario artistico di C. attraverso una scelta di opere pittoriche realizzate tra il 1959 e il 2013.