Ur-Nammu
Fondatore della III dinastia di Ur (inizi 3° millennio a.C.). Già funzionario del re di Uruk Utu-khegal (il quale liberò Sumer dal dominio dei gutei), poi lo soppiantò e regnò dal 2112 al 2095 a.C. ca. Unificò la Bassa Mesopotamia (ma su questa realizzazione mancano informazioni dettagliate), unendo pariteticamente la zona sumerica del Sud e quella semitica del Nord (già sede della dinastia di Akkad) e assumendo il titolo di «re di Sumer e di Akkad». Mantenne la tradizione accadica della divinizzazione del re, mutandola però da eroica a cultuale. È celebre per il suo codice di leggi, che insiste sull’unificazione di pesi e misure, tariffe dei prezzi, sanzioni penali, in precedenza differenti da città a città. Analogo intento aveva il catasto generale del regno. Affidò ciascuna provincia a un funzionario di nomina regia, per contrastare le tradizioni e le rivendicazioni autonomistiche delle varie città. Fra le realizzazioni edilizie si segnalano le ziqqurat (templi piramidali) che costruì sia a Ur sia nelle principali città di Sumer.