UNIFICAZIONE (App. II, 11, p. 1063; III, 11, p. 1014)
Con questo termine è stato designato, fin dalle origini, il lavoro normativo svolto dall'apposito Ente nazionale (v. uni, in questa App.) in un primo tempo limitatamente al dimensionamento dei prodotti dell'industria meccanica (1921, UNIM), poi esteso (1928) a tutti i prodotti industriali (UNI). Il termine "unificazione", rimasto inalterato pure nella denominazione dell'Ente, ha continuato a indicare l'attività dell'UNI, anche nei successivi sviluppi, quando le attribuzioni dell'UNI sono andate sempre più ampliandosi riguardando, oltre le norme dimensionali, le norme qualitative che riflettono il comportamento, la prestazione, l'utilizzazione, l'applicazione, il funzionamento e il controllo e i procedimenti produttivi dei complessi formanti oggetto di unificazione. Questa attività sembrerebbe denominata più chiaramente col termine "normazione" che, oltre ad apparire più appropriato, si uniforma meglio alle dizioni usate negli altri paesi e anche internazionalmente: normalisation in Francia, Normung in Germania, standardization nei paesi anglosassoni (v. normazione, in questa Appendice).
In Italia. - Col progredire e con l'estendersi dell'u. a nuovi settori dell'industria e a nuovi servizi, la potenzialità dell'UNI è andata sempre crescendo. Riconosciuta giuridicamente nel 1955, questa libera associazione comprende attualmente (1979) 2464 soci, costituiti da ministeri e amministrazioni statali, associazioni e aziende industriali, istituti tecnici, scientifici, di cultura e insegnamento, enti di ricerca e di controllo, nonché dagli Enti federati. L'attività normativa dell'UNI viene sviluppata col funzionamento degli Enti federati di normazione per singoli settori di produzione (un Ente federato per settore), ciascuno a carico del rispettivo settore produttivo, e mediante il funzionamento, presso lo stesso UNI e a suo diretto carico, di Commissioni tecniche per i settori per i quali non sono stati costituiti appositi Enti federati e per gli argomenti di carattere così generale da trovare difficilmente altra collocazione. Attualmente l'UNI raggruppa 16 Enti federati e 42 Commissioni tecniche.
Il lavoro normativo sia presso gli Enti federati, sia presso le Commissioni tecniche funzionanti in seno all'UNI, si svolge, mediante sottocommissioni e gruppi di lavoro, secondo un'identica procedura intesa a elaborare, col concorso di tutti gl'interessati, progetti di norme che presentino per ogni argomento trattato eque soluzioni da sottoporre alla sanzione della Commissione Centrale Tecnica (CCT), che è il massimo organo tecnico dell'UNI e la cui approvazione è indispensabile perché qualunque progetto possa essere ratificato dal presidente dell'UNI e quindi pubblicato come "Norma UNI". Spetta pure alla CCT stabilire il carattere delle norme UNI che possono essere "sperimentali" per un determinato tempo o "raccomandate", oppure "P" (provvisorie in attesa della definizione dei lavori internazionali) o norme CNR-UNI elaborate da speciali Commissioni miste del CNR e dell'UNI, oppure "Norme EN" emanate dal CEN (v. oltre) e adottate dall'UNI come norme nazionali. Il complesso degli organi tecnici degli Enti federati e delle Commissioni tecniche funzionanti presso l'UNI ammonta attualmente a circa 500 con oltre 5000 membri dei vari gradi della gerarchia aziendale (dal dirigente al progettista, dal ricercatore al tecnico di officina) rappresentanti i produttori, gli utilizzatori, gl'istituti scientifici, le amministrazioni statali e parastatali e tutti quegli enti e organizzazioni che hanno interesse alla normazione tecnologica.
Le norme UNI, di regola, hanno soltanto carattere di raccomandazione, ma in molti casi e, per es., nel caso della sicurezza, possono essere rese obbligatorie mediante provvedimenti delle autorità di governo. Le norme pubblicate dall'UNI, dal lontano 1921 a oggi (1979), sono 8202 per un totale di circa 22.000 pagine; di queste sono attualmente in vigore 5491 norme per un totale di 16.024 pagine. Le norme sono, infatti, periodicamente revisionate per aggiornamento in relazione anche al corrispondente lavoro internazionale.
Le notizie sul lavoro normativo, in Italia e all'estero, sono contenuie nella rivista trimestrale L'unificazione che è l'organo ufficiale dell'UNI. L'UNI rappresenta l'Italia nei consessi internazionali di normazione ISO e CEN.
All'estero. - Il lavoro normativo sviluppato nei vari paesi del mondo mediante gli appositi enti nazionali, costituiti, uno per paese, sotto aspetti diversi, statale, parastatale, o privato, il più antico dei quali è il BSI (British Standard Institution) fondato in Inghilterra nel 1901, ha cominciato ad avere una propria organizzazione internMionale nel 1926 con la International federation of the national Standardizing Association (ISA). L'ISA, di cui facevano parte gli enti nazionali di u. di 27 stati, fra cui l'UNI, cessò di funzionare ufficialmente nel 1942 per le note contingenze belliche.
Nel 1946, a Londra, con l'intervento di 23 paesi, fra cui l'Italia, si ricostituì con sede a Ginevra un nuovo organismo internazionale denominato ISO (International Standardisation Organisation) con lo scopo essenziale di organizzare il coordinamento e l'unificazione delle norme nazionali e stabilire norme internazionali. L'adesione all'ISO non comporta l'obbligatorietà dell'osservanza delle norme ISO a cui i paesi aderenti sono invitati a conformare le rispettive norme nazionali. Attualmente aderiscono all'ISO 68 paesi, ognuno col rispettivo ente nazionale di unificazione.
L'ISO svolge i propri lavori, che fino al 1971 si sono concretati in "Raccomandazioni ISO" e dopo il 1971 in "Norme internazionali", mediante Comitati tecnici, articolati in sottocomitati e gruppi di lavoro, costituiti volta per volta per determinati argomenti e che funzionano ciascuno per cura di un determinato ente nazionale che ne assume il segretariato. Attualmente sono in funzione 160 Comitati tecnici ISO che trattano gli argomenti più diversi.
Fino ad ora (1979), l'ISO ha pubblicato nelle sue tre lingue ufficiali, che sono l'inglese, il francese e il russo, 3736 norme che rappresentano i risultati dei lavori internazionali giunti a compimento presso i suoi organi tecnici.
L'UNI è membro del Consiglio direttivo e partecipa attivamente alla quasi totalità dei Comitati tecnici ISO. In particolare, l'UNI ha la responsabilità (in proprio o mediante suoi Enti federati) del segretariato di 3 comitati, 27 sottocomitati, 20 gruppi di lavoro e vari sottogruppi di lavoro ISO. L'ISO fruisce dello statuto consultivo della categoria 1 presso le Nazioni Unite. Rappresentanti dell'ISO assicurano il collegamento con le Nazioni Unite, l'UNESCO e altre organizzazioni internazionali.
CEN. - Nel campo del Mercato Comune fu creata nel 1957 la Commissione di normalizzazione, trasformata nel 1961 in un organismo più vasto che ha preso dapprima il nome di Comitato europeo di coordinamento delle norme CEN e attualmente di Comitato Europeo di Normalizzazione (CEN).
Il CEN raggruppa gli organismi nazionali di normazione dei paesi della CEE e dell'EFTA con il compito di armonizzare tra loro le rispettive norme nazionali stabilendo dei documenti di u. comuni a questi paesi. E ciò al fine di favorire lo sviluppo degli scambi commerciali e delle prestazioni dei servizi fra detti paesi. Il CEN è articolato in un'assemblea e consiglio di gestione, di cui fanno parte i direttori degli Enti di normazione dei paesi membri, e in una segreteria generale, alla quale fanno capo 48 gruppi di lavoro a ciascuno dei quali è assegnato lo studio di coordinamento delle norme per un determinato argomento. La segreteria di ogni gruppo di lavoro è affidata a uno dei paesi membri del CEN. L'Italia, cioè l'UNI, ha la responsabilità di due gruppi di lavoro CEN e di un sottogruppo di lavoro.