TULLO Ostilio (Tullus Hostilius)
Il terzo re di Roma, che, dopo la parentesi pacifica del regno di Numa, riprese la tradizione guerriera di Romolo. Sorte delle divergenze fra Romani e Albani per reciproci danni, gli Albani col re Cluilio invasero il territorio romano sino alle Fosse dette appunto Cluilie. 'Quivi Cluilio morì e gli succedette il dittatore Mezio Fufezio, il quale, per evitare ai due popoli consanguinei una strage che sarebbe andata a tutto vantaggio degli Etruschi, offrì a Tullo di decidere la lotta con un duello fra tre guerrieri albani e tre romani. Tullo accettò e la tenzone diede la vittoria e la supremazia ai Romani (v. orazî e curiazî). - Il superstite dei tre campioni romani, i tre Orazî, uccise la sorella che piangeva la morte del fidanzato, uno dei tre Curiazî albani, e sarebbe dovuto essere perciò condannato a morte; ma, auctore Tullo, appellò al popolo e si ebbe il primo esempio di provocatio. Ma gli Albani, chiamati da Tullo in aiuto contro gli Etruschi, tennero nella battaglia un contegno equivoco. Tullo fece allora dilaniare Mezio legato a due cocchi spinti in senso opposto, ordinò la distruzione di Alba e il trasferimento della popolazione sul Celio. Le famiglie nobili albane furono accolte nel patriziato e per l'accresciuto senato il re edificò la curia Hostilia. Seguì una guerra con i Sabini, vinti alla silva Malitiosa; una con i Latini, sui quali Tullo pretendeva di aver ereditato da Alba la supremazia, e una con gli Etruschi. Ma i culti venivano trascurati per la guerra e gli dei espressero il loro malcontento con prodigi e con una pestilenza, che incolse il re stesso. Egli si volse allora tutto alla religione, ma mentre, seguendo i commentarî di Numa, voleva celebrare un sacrificio recondito a Giove Elicio, sbagliò il rito e fu perciò da Giove fulminato, dopo 32 anni di regno (673-642 a. C.). Altri lo facevano uccidere da Anco Marzio. Il re Tullo Ostilio è, con ogni probabilità, una figura storica. Il suo prenome è arcaico, il gentilizio era portato in età storica da una gente plebea. La curia Hostilia deve essere stata chiamata dal nome del costruttore, e questi non poté essere che un re, poiché un Hostilius non ricorre nei fasti dei consoli più antichi. Anche la conquista di Alba è anteriore alla repubblica, ed è probabile che la tradizione abbia conservato il nome del re che l'aveva compiuta. La leggenda e la speculazione arricchirono poi di particolari il regno di Tullo, al quale si attribuiva l'istituzione del diritto feciale, della questura, di un nuovo collegio di Salî e di varî culti e riti.
Bibl.: A. Schwegler, Römische geschichte, I, 2a ed., Tubinga 1867, p. 568; G. De sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, pp. 359, 364; E. Pais, Storia di Roma, 3a ed., II, Roma 1926, pp. 19, 81.