trifase
trifase [agg. (pl. invar., raro -i) Comp. di tri- e fase] [FTC] [EMG] Qualifica di un sistema di produzione, distribuzione e utilizzazione di energia di correnti elettriche alternate (sistema t.: v. oltre) e di dispositivi che generano, trasportano e utilizzano le correnti di tale sistema (alternatore t., linea t., motore t., ecc.). ◆ [FTC] [EMG] Sistema t.: nell'elettrotecnica, sistema di tre correnti alternate della stessa ampiezza A e della stessa frequenza, sfasate di un terzo di periodo l'una rispetto all'altra (ne derivano quindi analoghi sistemi di tensioni t., intensità di corrente t. e potenze t.); per i cospicui vantaggi che offre, è il sistema ordinario di produzione e di distribuzione dell'energia elettrica in corrente alternata (in Europa, alla frequenza di 50 Hz), mediante elettrodotti t. e reti t., utilizzanti trasformatori t., commutatori t., ecc. Il collegamento tra i generatori, le linee di trasporto e i carichi utilizzatori si effettuano secondo le due disposizioni dette, per la loro forma schematica, collegamento a triangolo (o a delta: fig. 1) e a stella (fig. 2), nel primo dei quali bastano tre soli conduttori (conduttori di fase, o, brevem., fasi), ai quali nel secondo s'aggiunge, per motivi tecnici e di sicurezza, un quarto conduttore (filo neutro o semplic. neutro s.m.), il quale in un sistema t. equilibrato (cioè con carichi equamente distribuiti tra le tre fasi) è percorso da correnti che complessivamente si annullano reciprocamente; i carichi t., cioè che richiedono tutte e tre le correnti del sistema (per es., certi motori elettrici) sono alimentati per connessione alle tre fasi; i carichi monofasi, che sono la maggior parte nell'ambito non industriale, sono alimentati connettendoli tra due conduttori di fase, con una tensione pari a √-3A (in Europa, dove A è normalizzata, per gli usi domestici e di piccola utenza, al valore di 127 V, tale tensione, detta tensione concatenata o triangolare del sistema, è di 220 V) oppure tra un conduttore di fase e il filo neutro; la tensione è allora pari ad A, cioè 127 V, com'era nel passato in Italia per gli impianti d'illuminazione domestica (ora anch'essi normalizzati all'unica tensione di 220 V), che, come altri piccoli carichi domestici, erano alimentati collegandoli tra un conduttore di fase e il filo neutro, cioè facevano capo a una soltanto delle tre correnti del sistema; le tre relative tensioni si chiamano tensioni stellate.