Architetto armeno attivo tra la fine del sec. 10º e l'inizio del sec. 11º, l'unico di cui ci sia stato tramandato il nome, e che influenzò notevolmente l'architettura armena del secondo periodo. Costruì la cattedrale di Argina (977-989, ora distrutta), che riproponeva il tipo di chiesa armena del 7º sec. con cupola sorretta da quattro pilastri polistili aggettanti dalle mura perimetrali e archi leggermente acuti. Per Katramide, moglie di Gagik I, costruì la cattedrale di Ani (989-1001) a tre navate e cupola impostata su quattro pilastri polistili liberi, che insieme agli archi acuti sono stati considerati un esempio di gotico in nuce, mentre nelle serie di arcate cieche dell'esterno, già usate in edifici del 7º sec. (Zvartnoc), ma qui adottate per la prima volta in un edificio a pianta longitudinale, si è voluta vedere un'anticipazione delle archeggiature romaniche. Sempre ad Ani T. edificò S. Gregorio di Gagik (1001-10), che riproduceva fedelmente la distrutta chiesa di Zvartnoc (poi S. Gregorio), presso Ečmiedzin. Da alcune fonti è ricordato anche l'intervento di T. nella ricostruzione della cupola di S. Sofia di Costantinopoli, crollata nel 989.