transdeterminazione In biologia dello sviluppo, termine coniato da E. Hadorn (1968) per indicare il cambiamento del destino dei dischi imaginali di Drosophila melanogaster che, in coltura, producono una struttura inattesa.
Le strutture presenti nell’insetto adulto (ali, antenne ecc.) derivano da piccoli primordi di tessuto, chiamati dischi imaginali con un destino già determinato, presenti all’inizio dello sviluppo embrionale. Lo schema di sviluppo di un disco imaginale può essere conservato anche dopo la sua rimozione dalla larva e il successivo trapianto in un altro adulto, dove esso cresce ma non si differenzia. Il differenziamento avviene normalmente solo quando è trapiantato di nuovo nella larva dove, al momento della metamorfosi, seguirà il suo destino predeterminato. Occasionalmente tuttavia, il tessuto del disco produce una struttura inattesa, anche se all’interno di una strada prefissata; la t. sembra seguire infatti uno schema non casuale, per es., al posto di un arto si forma sempre un’ala, al posto della proboscide, un’antenna.
Le mutazioni dei geni omeotici provocano alterazioni nello sviluppo solo nelle stesse direzioni che si osservano nelle transdeterminazioni.