Tran Duc Thao (Trần Đức Thảo)
Filosofo vietnamita (Hanoi 1917- Parigi 1993). Trasferitosi in Europa negli anni Trenta, studiò all’École normale supérieure di Parigi, dove conobbe M. Merleau-Ponty, diplomandosi con una tesi sul metodo fenomenologico di Husserl per poi dedicarsi a un’attività di ricerca sulla filosofia husserliana presso l’Archivio Husserl di Lovanio. All’inizio degli anni Cinquanta fece ritorno in patria, dove rimase fino al 1991 per poi tornare a Parigi, trascorrendovi gli ultimi anni di vita. Al centro del suo pensiero vi è il tentativo di operare una sintesi tra la filosofia fenomenologica e il marxismo. In Phénoménologie et matérialisme dialectique (1951; trad. it. 1970) egli cerca di superare i presupposti idealistici della fenomenologia utilizzando le categorie del marxismo-leninismo. In questa prospettiva la coscienza non è vista solo come la fonte assoluta della "costituzione trascendentale", ma come essa stessa prodotto della storia naturale e sociale; la coscienza è inoltre interpretata come attività materiale concreta di soggettivizzazione dell’oggetto, vale a dire di umanizzazione della natura attraverso il lavoro. Nella stessa linea di pensiero, Recherches sur l’origine du langage et de la conscience (1973) propone un modello materialistico che attinge alle prospettive della psicologia evolutiva e dell’antropologia per spiegare il ruolo dei segni e dei segnali (semiotica) nella comparsa di Homo sapiens e nello sviluppo della coscienza e del linguaggio.