AREZZO, Tommaso
Cardinale, nato a Orbetello il 17 dicembre 1756, morto a Roma il 3 febbraio 1833. Studiò nel Collegio Nazareno di Roma, ed entrato in prelatura, fu successivamente vicelegato di Bologna, governatore di Fermo, Perugia e Macerata; infine delegato di quest'ultima città. Più tardi Pio VII gli affidò missioni diplomatiche a Pietroburgo e a Dresda, e durante l'invasione francese in Roma del 1808 egli, che nel frattempo ne era stato nominato progovernatore, fu deportato a Bastia, dove rimase fino al 1813, quando raggiunse a Cagliari Vittorio Emanuele I re di Sardegna. L'anno dopo, avvenuta la restaurazione, Pio VII lo nominò procommissario del Sant'Uffizio, l'8 marzo 1816 lo creò cardinale e, poco dopo, legato apostolico di Ferrara, da lui governata per quattordici anni con relativa mitezza, che faceva singolare contrasto col feroce trattamento dei delegati delle altre provincie pontificie. Nel 1830 l'A. fece ritorno in Roma in qualità di vice-cancelliere della Chiesa.
Bibl.: F. Lenzi, Un diplomatico orbetellano del tempo napoleonico, Roma 1905.