Timone di Fliunte Poeta e filosofo (320 ca
230 a.C. ca.). Allievo prima di Stilpone di Megara e poi di Pirrone di Elide, divenne seguace di quest’ultimo, entrando così nel novero dei rappresentanti dello scetticismo più antico. Riprese e approfondì la critica gnoseologica del maestro (scrisse, tra le altre, un’opera Περὶ αἰσϑήσεων «Sulle sensazioni»), accentuando il motivo dell’indifferenza di fronte a qualsiasi asserzione di verità ulteriore all’apparenza immediata, quale presupposto necessario per il raggiungimento dell’atarassia. Acquistò fama con i suoi Σίλλοι, composizioni in esametri di satira contro i filosofi «dogmatici», in cui prese di mira i filosofi greci a eccezione del maestro Pirrone e di Senofane, da lui considerato come tendenzialmente scettico. Accese sono le polemiche contro Arcesilao, che tendono per lo più a sottolineare il ruolo di Pirrone nella fondazione dell’indirizzo scettico.