FIBROSO, TESSUTO
. Botanica. - Gli elementi istologici delle piante superiori che hanno la forma allungata a fuso e si trovano a contatto per pareti oblique si chiamano fibre, e il loro complesso tessuto fibroso.
Le fibre vegetali si possono distinguere in due tipi: fibre collenchimatiche e fibre propriamente dette. Le prime presentano la parete non modificata, ma fortemente ispessita agli angoli (ciò che si vede bene esaminandole in sezione trasversale): così acquistano una notevole flessibilità ed estensibilità e una grande resistenza alla rottura. Esse si trovano localizzate in quelle membra del corpo vegetale che debbono presentare elasticità e resistenza, ossia alla periferia dei fusti, piccioli fogliari, peduncoli fiorali, ecc.
Le fibre propriamente dette costituiscono il tessuto fibroso: presentano la loro parete poco o molto lignificata e si distinguono in: fibre liberiane, fibre libriformi e tracheidi. Le fibre liberiane, sono pochissimo lignificate, o non lignificate, quindi molto flessibili, e si trovano nel libro cioè nella corteccia e per molte piante (lino, canapa, iuta, ortica, ecc.) forniscono le fibre tessili (v.); sono generalmente riunite in gruppi, in strati alternati o frammisti con i tubi cribrosi secondarî e il parenchima cribroso e mentre questi formano il libro molle, quelle costituiscono il libro duro. Le fibre libriformi, che hanno la parete molto lignificata, si trovano invece nel corpo legnoso e partecipano alla sua formazione insieme con i vasi e il parenchima legnoso, compiendo una funzione meccanica. Le tracheidi sono invece elementi fibrosi corti e piuttosto larghi, acuti ma non acuminati all'estremità, con pareti lignificate, munite di punteggiature areolate, prive allo stato adulto di ogni contenuto vivente, e servono al trasporto dell'acqua: si trovano nel legno di molte piante e da sole costituiscono la massa legnosa secondaria nelle Conifere. Le ricerche di S. Schwendener intorno alle qualità meccaniche delle fibre vegetali hanno riconosciuto che il loro coefficiente di estensibilità (entro il limite di elasticità) è ordinariamente uguale a quello del miglior ferro fuso e, in certe piante, perfino a quello dell'acciaio. Questi elementi meccanici vegetali, però, varcato il limite di elasticità, si strappano subito e questo è molto utile per i bisogni della pianta, mentre nel ferro il limite di rottura è raggiunto con un carico tre volte maggiore. La disposizione di questi elementi fibrosi è diversa nelle varie piante in. rapporto ai diversi loro bisogni.