TEORICO (ϑεωρικόν)
Assegno in Atene per i cittadini poveri affinché potessero partecipare agli spettacoli teatrali. Istituito probabilmente da Pericle. Esso tendeva in origine ad anticipare i due oboli necessarî per l'entrata in teatro nelle tre festività maggiori: era dunque di una dramma all'anno. Nel sec. IV è indubbio che il teorico prese il valore di un sussidio permanente e fu dunque reso maggiore, come provvedimento di politica democratica. Gli avanzi di bilancio furono sistematicamente riservati per esso. Solo per una proposta di Demostene, falliti i tentativi precedenti, in caso di guerra tali avanzi furono devoluti alla cassa di guerra. Funzionarî speciali (οἱ ἐπὶ τὸ ϑεωρικόν) erano incaricati della soprintendenza, che si trasformava per ovvia ragione in un controllo di tutto il bilancio: donde l'importanza della carica elettiva. La determinazione dell'entità del teorico nel periodo demostenico è stata tentata solo in via ipotetica. Esso fu abolito con la dominazione macedonica.
Bibl.: U. Kahrstedt, Demosthenes und die Theorika, in Nachr. Gesell. Göttingen, 1929, p. 156 segg. (contro J. van Ooteghem, in Les études classiques, 1932, p. 388 segg.); W. Schwahn, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V A, colonna 2233 segg.