TELMESSOS (Τελμησσός, Τελμισσός)
Città della Licia, posta sul mare, al confine con la Caria. I reperti archeologici più antichi risalgono ad epoca micenea; le iscrizioni epicorie, tuttavia, non si datano prima del VI sec. a. C. T. fece parte dell'impero coloniale ateniese dal momento che il nome dei Telmessoi appare tre volte nelle liste dei tributi. Alla fine del VI sec. la città fu presa dal re Pende e costretta ad entrare nella lega licia. Dopo la conquista di Alessandro passò ai Seleucidi e quindi, in seguito alla battaglia di Magnesia, fu assegnata al regno di Pergamo. Rientrata poi nella lega licia, fu alleata dei Romani nelle guerre mitridatiche.
Dell'antica città rimangono tracce molto scarse, se si escludono alcuni tratti di mura che in seguito servirono come base per costruzioni medievali. Il grande teatro di cui parlano i viaggiatori del XIX secolo, è quasi scomparso, poiché i materiali sono stati riadoperati per costruzioni moderne. L'aspetto più interessante della zona è offerto dalla necropoli rupestre: vi si trovano tombe "a pilastro" (v. licia, arte) e sarcofagi architettonici ergentisi dalla roccia. Di particolare rilievo è la tomba detta "di Aminta", dal nome del proprietario noto da un'iscrizione: la facciata presenta due colonne comprese fra due pilastri laterali, un fregio a denti e un timpano. La datazione dei complessi tombali è compresa fra il VI e la metà del IV sec. a. C.
Bibl.: E. Kalinka, in Tituli Asiae Minoris, I, 1-5; II, 1, 1-118, con bibl. precedente; W. Ruge, in Pauly-Wissowa, V A, 1934, c. 410 ss., s. v.; K. Bittel, Prähist. Forschung in Kleinasien, Istanbul 1934, p. 92; H. Th. Bossert, Altanatolien, Berlino 1942, pp. 30; 231.