Regista tedesco (Georgenthal 1945 - Kassel 2010). Dopo studi di psicologia e di cinema a Monaco di Baviera, ha realizzato i suoi primi cortometraggi sperimentali in superotto (Callas portrait, 1968; Mona Lisa, 1968; Argila, 1969; Neurasia, 1969), talvolta in collaborazione con il regista e attivista omosessuale Rosa von Praunheim (nome d'arte di Holger Mischwitzky, n. 1942). Propugnatore dell'estetica ...
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GERMANIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Luigi Quattrocchi
Eugenia Equini Schneider
Susanne von Falkenhausen
Paola Gregory
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVI, [...] Urbanistica, 86 (marzo 1987), pp. 90-125; F. Werner, Sulla tipologia dei musei negli anni ottanta. L'esperienza della der Maria Malibran (La morte di Maria Malibran, 1971) di W. Schroeter; Die bitteren Tränen der Petra von Kant (Le lacrime amare di ...
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QUEER.
Laura Schettini
Andrea Inzerillo
Silvia Lilli
– Gli studi e la politica queer. Bibliografia. Il cinema queer. Bibliografia. Lo spazio queer
Gli studi e la politica queer di Laura Schettini
Il [...] il mondo punti di riferimento di uno sguardo non conforme: da Kenneth Anger a Jean Genet, da Rainer Werner Fassbinder a WernerSchroeter, da Chantal Akerman a John Waters fino a Derek Jarman. Molte di più sono tuttavia le opere che possono ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] proprio da un regista tedesco amico di Fassbinder, che in chiave di romanzo storico, tentava una strada assai simile: WernerSchroeter con Nel regno di Napoli (1978). Sul versante della commedia invece importante è l’esordio di Massimo Troisi con ...
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Cinema
Gianni Rondolino
sommario: 1. Le nuove scuole nazionali degli anni sessanta. 2. La fine di Hollywood e la rinascita del cinema americano. 3. Il cinema europeo dell'ultimo trentennio. 4. Il cinema [...] mantenuto un certo livello qualitativo, grazie all'apporto di registi come Edgar Reitz (Heimat, 1980-1984) e WernerSchroeter (Malina, 1991), oltre all'opera aristocratica, sperimentale ed elitaria di Hans Jürgen Syberberg (Hitler, ein Film aus ...
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Huppert, Isabelle
Simone Emiliani
Attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 16 marzo 1955. Interprete preferita da Claude Chabrol, ha lavorato anche con i più importanti registi del cinema [...] Ha quindi lavorato con Jacques Doillon (La vengeance d'une femme, 1990, La vendetta di una donna) e con WernerSchroeter (Malina, 1991) prima di caratterizzare, con essenziale intensità, Emma Bovary in Madame Bovary (1991) di Chabrol, altra riduzione ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] , e da sua moglie Dore O. Fortemente provocatorio è stato il cinema underground di Rosa von Praunheim e del primo WernerSchroeter. Negli anni Ottanta e Novanta spiccano invece i nomi di Matthias Müller e Jürgen Reble: quest'ultimo ha proseguito le ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] 1972) Ancora in ambito europeo lo stile del m. è stato assimilato da registi come Manoel de Oliveira, Daniel Schmid, WernerSchröeter.Negli Stati Uniti hanno ancora subito l'influenza del m. molti autori come Michael Cimino (The deer hunter, 1978, Il ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] i fratelli maggiori tedeschi in auge al momento (cari nomi di Wim Wenders, Alexander Kluge, Hans-Jürgen Syberberg, WernerSchroeter, Werner Herzog...), ma mai e poi mai dichiararsi ammiratori o seguaci dell'estetizzante maestro lombardo.Invece a me ...
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Un chant d'amour
Eric De Kuyper
(Francia 1950, bianco e nero, 26m), regia: Jean Genet; produzione: Nikos Papatakis; sceneggiatura: Jean Genet; fotografia: Jacques Natteau; montaggio: Jean Genet.
In [...] del cinema sperimentale e 'marginale' (la sua tematica omosessuale lo avvicina ai film di Gregory Markopoulos, Andy Warhol o WernerSchroeter), Un chant d'amour contiene le tracce di un'altra epoca, quella che vide apparire Le sang d'un poète ...
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