ServidellaCarità Congregazione religiosa (Congregatio servorum a charitate) fondata nel 1908 dal beato Luigi Guanella per provvedere all’assistenza dei vecchi, dei disabili e dei bambini abbandonati, [...] accolti nelle numerose case sorte per sua stessa iniziativa (Opera don Guanella). Ha la casa generalizia a Roma ed è diffusa in Italia, America Latina, India e Africa ...
Leggi Tutto
Sacerdote (Franciscio di Campodolcino, Sondrio, 1842 - Como 1915), fondatore delle congregazioni delle Figlie di s. Maria della Provvidenza e dei ServidellaCarità ("Opera Don Guanella"). Svolse, malgrado [...] l'incomprensione e le aperte ostilità di molti, larga opera tra il popolo, promovendo oratorî e scuole per la sua educazione e per l'assistenza ai poveri, ai minorati fisici e psichici, agli orfani. Fu ...
Leggi Tutto
Una storia dei confini mobili: santi e culti fra universale e particolare
Sofia Boesch Gajano
Dal punto di vista cronologico la storia della santità è caratterizzata da un’accentuata diacronia e dalla [...] alla Chiesa’; Luigi Guanella (1842-1915), fondatore dei Servidellacarità e delle Figlie di santa Maria della provvidenza; Luigi Orione (1872-1940), fondatore della Piccola opera della divina provvidenza. Di una generazione successiva fu il lombardo ...
Leggi Tutto
Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] facciano esplicito riferimento alla povertà e al loro desiderio di servire chi è povero e abbandonato, scegliendo come nome Servi dei poveri, Servidellacarità, Poveri servitori della Divina Provvidenza. Sia in ambiente religioso, sia laico, si ...
Leggi Tutto
Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] Divina Provvidenza (Como 1986), Como 1988; P. Pasquali, Guanella, in DIP, cit., coll. 1458-1461; P. Pasquali, D. Saginario, Servidellacarità, in DIP, cit., coll. 1390-1393.
44 Cfr. F. De Giorgi, Rosmini e il suo tempo, cit.
45 G. Rocca, s.v., Pia ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
La formazione professionale tra filantropia e istituzioni
Elena Canadelli
Il contributo della filantropia: uno sguardo d’insieme
Dagli inizi dell’Ottocento alla prima metà del Novecento l’istruzione [...] Bosco (1815-1888), gli artigianelli di Giovanni Battista Piamarta (1841-1913), i servidellaCarità di don Luigi Guanella (1842-1915) o la Piccola opera della Divina Provvidenza di don Luigi Orione (1872-1940), che promossero numerosi programmi a ...
Leggi Tutto
. Visitare e assistere gli ammalati e in genere i bisognosi e afflitti sono opere di carità che, secondo lo spirito e la lettera del Vangelo, furono ben presto praticate nella Chiesa. Ma istituti femminili [...] numero di esse sorpassa le 100.000. Accenniamo ad alcuni di tali istituti:
Figlie dellacarità di S. Vincenzo de' Paoli: è il primo dei moderni istituti di suore di carità e quello che servì di modello a quasi tutti gli altri: deve la sua origine a S ...
Leggi Tutto
DELLA TORRE, Francesco Ulderico
Gino Benzoni
Figlio di Gianfilippo di Raimondo e di Eleonora di Federico Gonzaga del ramo di Castiglione, nacque il 5 ott. 1629, a Sagrado (Gorizia), venendo battezzato, [...] le sue "usurpationi" non fossero altro che zelo di ben servirla. Non basta: "non contento d'operar per se stesso", paterna carità". Occorreva, allora, costringerla; ciò nella convinzione gli "avvertimenti da me sugeriti" potessero, con concorso della ...
Leggi Tutto
Vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima. Nella filosofia greca il termine a. (ϕιλία) si incontra dapprima come concetto fisico [...] parla a Mosè come a un amico e Gesù chiama amici, non servi, i discepoli) e che ha risonanze anche fuori del cristianesimo (Filone (pseudo-Dionigi Areopagita), vede in essa l’essenza dellacarità infusa, in quanto questa implica la benevolenza mutua ...
Leggi Tutto
Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] Dai tempi del Barbarossa gli E. furono considerati servidella cancelleria imperiale e godettero di una certa protezione; trasformano sotto l’impulso etico-religioso in imperativi dellacarità e della fratellanza umana, così anche lo schiavo è ...
Leggi Tutto
servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...
servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente alla volontà altrui; in senso generico...