sculdascio Ufficiale longobardo (dal longobardo skuldhaizo, «capo di una circoscrizione»), con poteri militari e civili, dipendente dallo iudex. Tale carica si mantenne a lungo assumendo con il tempo anche [...] il carattere territoriale (da cui sculdascia, circoscrizione dipendente dallo s.) ma, moltiplicandosi le concessioni feudali (11° sec.), le superstiti sculdasce scomparvero. ...
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SCULDASCI (lat. centenarius; longobardo schuldahis; ted. Schultheiss)
Pier Silverio Leicht
Nelle leggi e nei documenti longobardi è ricordato spesso lo sculdascio, che sta a capo d'una circoscrizione [...] sino circa alla metà del sec. XI, dopo del qual tempo il moltiplicarsi delle concessioni feudali fece sparire le superstiti sculdascie; ne rimane soltanto il ricordo in un tributo annuale che si pagava ai conti e si chiamava appunto sculdassia, come ...
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FLAMBERTO
François Bougard
Mancano sue notizie prima dell'inizio del secolo X, quando risulta presente in qualità di sculdascio alla redazione del testamento del conte di Verona Anselmo (901-911). Nel [...] città, in stretto contatto con il conte. Inoltre F. era vassallo diretto del conte di Verona, come lo erano anche gli altri sculdasci del Regno nella seconda metà del IX e nella prima metà del X secolo; si può constatare, infatti, che sin dalla fine ...
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. Fu stretta a Lucerna, il 5 ottobre 1586, dai sette cantoni cattolici della Svizzera (Lucerna, Uri, Schwitz, Unterwalden, Zug, Friburgo e Soletta), allo scopo di difendere la religione cattolica, e per [...] iniziativa dello sculdascio lucernese Lodovico Pfyffer. Il primo nome fu quello delega cristiana o fratellanza cristiana; più tardi fu chiamata lega aurea, dall'iniziale dorata del patto scritto. Il nome di Lega borromea venne in uso solo dopo il ...
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Così, a cominciare dalla fine del sec. XII, è chiamato il capo del consiglio cittadino nelle città tedesche (nella forma latina magister civium). La prima menzione certa è per Strasburgo, fra il 1198-1201. [...] Vi potevano essere anche parecchi borgomastri alla testa di un consiglio cittadino. Al contrario dello sculdascio o dell'avvocato (Vogt) la carica di borgomastro fu sempre soltanto elettiva, riserbandosi - comunemente - il signore della città il ...
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Città, Regno di Germania
Eberhard Isenmann
Durante la vita di Federico II e nel periodo del suo regno lo scenario delle città tedesche appare in movimento, pur senza approdare in questo arco di tempo, [...] dominio svevo in Germania con un introito d'imposta che ammontava a quasi 1.700 marchi d'argento. Nella persona dello sculdascio imperiale di Hagenau Albino Wölfelin, un funzionario di origini non nobili, dal 1214-1215 si mise in luce in Alsazia un ...
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. I Longobardi chiamavano arimanni i guerrieri accantonati in stabili guarnigioni, in certi punti particolarmente importanti, e direttamente dipendenti dal re. Le glosse Vaticana e Cavense interpretano [...] di proporre la sentenza; erano capeggiati da un funzionario regio speciale, cioè lo sculdascio, che teneva un suo giudizio particolare, detto il placito di sculdascia. Si crede che in molti luoghi questi uomini liberi abbiano potuto costituire il ...
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PLACITO
Giuseppe Ermini
. È l'adunanza con funzione precipuamente giurisdizionale, propria dei popoli germanici, da questi introdotta con le invasioni dei secoli V e VI nei territorî dell'Impero romano [...] giudicava in Sede d'appello.
Similmente nei placiti comitali, tenuti e presieduti dal conte o dal centenario, locoposito o sculdascio, per giudicare delle questioni proprie d'ogni contea, si distingueva il placito generale, tenuto dal conte forse tre ...
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MILONE
François Bougard
– Figlio di Manfredo di Mosezzo (nel Novarese) e fratello di Manfredo, che fu conte di Lomello, M. porta un nome che lascia supporre una parentela (forse in linea materna) con [...] ristretta; tentò invano di mettere in guardia l’imperatore contro il complotto, ma tre giorni più tardi catturò l’omicida, lo sculdascio Flamberto, e lo fece impiccare insieme con i suoi complici (Liutprando, II, 73).
Nei primi anni del regno di Ugo ...
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ROFFREDO
Giovanni Araldi
– Nacque presumibilmente a Benevento non dopo i primi anni Venti dell’XI secolo, essendo stato – secondo l’opinione oggi prevalente – maestro di Alberico di Montecassino (n. [...] del rinnovamento ecclesiastico e politico filogregoriano, Roffredo appoggiò Dacomario (futuro rettore di Benevento insieme a Stefano sculdascio) nella sottrazione a Landolfo VI di importanti diritti pubblici, su tutti il pieno controllo del ponte ...
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sculdascio
sculdàscio s. m. [dal longob. *skuldhaizo (cfr. ted. Schultheiss «giudice») «capo di una circoscrizione», attrav. il lat. mediev. sculdasius, sculdachius]. – Ufficiale longobardo dipendente dal gastaldo regio, che aveva autorità...
sculdascia
sculdàscia (o sculdascìa) s. f. [dal lat. mediev. sculdasia «sede, abitazione dello sculdascio», der. di sculdasius: v. sculdascio] (pl. -sce o, rispettivam., -scìe). – L’ufficio, la carica di sculdascio; la giurisdizione territoriale...