Religione politica
Emilio Gentile
La locuzione religione politica, insieme a espressioni affini quali religione civile, religionelaica, religione secolare, spesso usate come sinonimi, è stato adoperato [...] de la France, Paris 1946.
Il pensiero politico nell'età di Lincoln, a cura di O. Barie, Bologna 1962.
R.N. Bellah, Civil religion in America, in Daedalus, 1967, 1, pp. 1-21.
G.L. Mosse, The nationalization of the masses. Political symbolism and mass ...
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religione civile
religióne civile locuz. sost. f. – Teoria classica, presente già negli scrittori latini e poi ripresa in età moderna (da B. Franklin, J.-J. Rousseau e A. Lincoln) per designare la necessità [...] riflessioni sviluppate in merito a teorie vicine, anche se non del tutto coincidenti, quali religione politica, religionelaica, religione secolare, e più recentemente le tesi avanzate dai cosiddetti atei devoti, che ritengono necessaria la ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] nell’Opera Nazionale Balilla (1926). Pur valorizzando il cattolicesimo come strumento di consenso, il f. si considerò una religionelaica della nazione e dello Stato, reclamando dai cittadini una dedizione totale.
Fra il 1936 e il 1939, forte del ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] scienziati e gli industriali dovessero diventare le classi dirigenti della nuova società; che un nuovo tipo di religione ‘laica’ e umanistica avrebbe dovuto garantire l’integrazione sociale; che si dovesse costruire una teoria generale a fondamento ...
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MARTINETTI, Piero
Amedeo Vigorelli
– Nacque a Pont Canavese il 21 ag. 1872 da Francesco, avvocato, e Rosalia Bertogliatti, primo di quattro figli. Dopo avere frequentato il collegio civico di Ivrea, [...] trentennio dalla morte (Scritti di metafisica e di filosofia della religione, I-II, a cura di E. Agazzi, Milano , il filosofo, la sua terra, Aosta 2003; G. Bersellini, La fede laica di P. M., Lecce 2005; C. Colombo, La filosofia come soteriologia: l ...
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Comunismo
Adam B. Ulam
di Adam B. Ulam
Comunismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il marxismo e il suo rapporto con il comunismo. 3. La rinascita del comunismo. Lo stadio prenatale (1902-1917). 4. La Rivoluzione [...] pressoché universale delle ortodossie religiose ha giovato all'affermazione del movimento, che è per molti versi una religionelaica che promette il raggiungimento dell'eguaglianza e la liberazione dell'uomo dal flagello della povertà. Ancora, le ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] , la filosofia moderna per eccellenza e cioè l'idealismo, è veramente l'erede di tutto il cammino dell'umanità, novella religionelaica capace di ricomporre l'armonia tra le grandi forze storiche dello Stato e della Chiesa, secondo il modello d'una ...
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JERVIS, Giovanni
Matteo Fiorani
JERVIS, Giovanni (Gionni)
Nacque a Firenze il 25 aprile 1933 da Guglielmo (Willy) e Lucilla Rochat.
La famiglia, la guerra
La famiglia aveva radici estere e un solido [...] un luogo di scambio e dibattito politico-culturale aperto, con una connotazione «religiosa e laica al tempo stesso» (La psicoanalisi non è una religionelaica, intervista a Jervis di P. Egidi, in Confronti, 1992, XIX (1992), 5, pp. 30 ...
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Oliviero Ponte di Pino
Sorpresa, i giovani tornano a teatro
Il Piccolo Teatro di Milano fa più abbonamenti delle squadre di calcio. Un segnale positivo, ma basta il bonus ai diciottenni per rilanciare [...] : un consumo culturale qualificato, oltretutto relativo a un medium considerato obsoleto ed elitario, faceva concorrenza alla ‘religionelaica degli italiani’. E per di più intercettando un pubblico giovane, la generazione descritta e criticata nel ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] e accentuando, attraverso l'esperienza bellica, la sacralizzazione della nazione. Il nazionalismo divenne effettivamente una religionelaica, consacrata dal sacrificio di milioni di combattenti e perpetuata attraverso il culto dei caduti.
La guerra ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...