La supremazia di una divinità sopra tutte le altre in un sistema politeistico. Spesso il m. si esprime nella qualifica di ‘re degli dei’ attribuita al dio più importante: così nel caso di Marduk in Babilonia, [...] di Aton nel culto fondato in Egitto da Amenhotep IV ecc ...
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Nella storia delle religioni, pluralità di teste, caratteristica di alcune figure divine appartenenti a mondi culturali diversi, ma per lo più aventi una religione di tipo politeistico in senso stretto. [...] La p. divina, nota sia attraverso testimonianze iconografiche dirette, sia dalla tradizione letteraria (in primo luogo per il paganesimo degli Slavi), va tenuta distinta, in quanto esprime una particolare ...
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nordiche, religioni
Insieme di miti, religioni e credenze di tipo pagano, praticati a partire dal 2° millennio a.C. dai popoli germanici e nelle civiltà sviluppatesi intorno al Mar Baltico, nei territori [...] , prima della conversione al cristianesimo di queste regioni, iniziata nell’11° secolo. In tali concezioni, di tipo politeistico e tendenzialmente panteistico, legate alla forza della natura e ai suoi cicli, la potenza della divinità è simboleggiata ...
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Tempio o luogo dedicato a tutti gli dei; soprattutto famoso il P. di Roma, costruito da Marco Vipsanio Agrippa (v. fig.), che lo dedicò a Marte, Venere e «a tutte le divinità». Per estensione, chiesa o [...] che contiene le tombe di uomini illustri, sia come nome proprio e tradizionale (per es. il P. di Parigi) sia con valore generico e traslato.
Nella terminologia storico-religiosa, il complesso di tutte le figure divine di un sistema politeistico. ...
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preghiera
Emanuela Prinzivalli
Parlare con Dio
La preghiera è l’atto con cui l’uomo si rivolge alla divinità, per comunicare con essa. Va nettamente distinta dalla pratica magica, basata su formule [...] che ciascuna di esse si fa della divinità
Diversi modi di pregare
Una cosa è la preghiera in un panorama politeistico, dove gli dei sono immaginati come entità molto potenti – ma non onnipotenti! – rispetto agli uomini, nonché immanenti, cioè ...
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antropomorfismo
Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei [...] il mondo esterno come animato e lo faceva rientrare nello schema per cui l’a. si sarebbe manifestato nello stadio politeistico. Studiosi più moderni prendono in considerazione, soprattutto per quanto riguarda l’a. psichico, il fatto che l’uomo non ...
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SHINTOISMO (Shintō)
MarcelIo Muccioli
Priva in origine di appellativo, la religione nazionale dei Giapponesi ricevette il nome attuale di Shintō (donde il nostro shintoismo) quando, introdotto nel paese [...] conservatosi, pur con adattamenti e modificazioni, fino ai nostri giorni nella sua fisionomia fondamentale di culto politeistico della natura, ispirato meno dal timore delle forze in essa manifestantesi, che da apprezzamento e da gratitudine ...
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Filologo e archeologo tedesco nato a Marburgo il 10 marzo 1771, morto il 16 febbraio 1858 a Heidelberg dove fu per quasi 45 anni professore di filologia e storia antica. La più famosa delle sue opere, [...] fenomeno della religione nel mondo antico in un remoto, originario stadio di fede monoteistica che assunse poi aspetto politeistico per l'insegnamento sacerdotale, rivestente la primitiva rivelazione di simboli e miti. Da ricordare anche del C. un ...
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Forma di religione caratterizzata dalla venerazione di più divinità. In contrapposizione al monoteismo, rappresentato solo da 4 grandi religioni storiche (zoroastrismo, ebraismo, cristianesimo, islam), [...] i loro caratteri si fondono, perdendo la loro fisionomia precisa. Questi sono i limiti, non della ‘fase’, ma del tipo politeistico della religione, contro i quali solo in particolari condizioni culturali il p. si afferma in forme relativamente pure e ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] graduale passaggio dal monoteismo, tramite lo smarrimento ateo della conoscenza dell’unico vero Dio, al demoniaco errore politeistico, connesso all’evemeristica divinizzazione del potere politico, cfr., soprattutto, Lact., inst. II 13,4-13; in partic ...
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politeistico
politeìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al politeismo o ai politeisti: religione p.; credenze politeistiche. ◆ Avv. politeisticaménte, non com., secondo il politeismo.
politeista
s. m. e f. e agg. [der. di politeismo] (pl. m. -i). – Seguace di una religione politeistica: i pagani sono politeisti. Come agg.: popoli p.; anche con il sign. di politeistico: religione politeista.