Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] , 1961; A. Chastel; A. Pinelli ecc.) si è teso quindi a considerare a parte, denominandola variamente come prima maniera o primo m., ‘primo anticlassicismo’, ‘sperimentalismo anticlassico’, l’esperienza fiorentina di Pontormo e Rosso e del senese D ...
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Pittore (Venezia 1566 - ivi 1638). Tra i tanti manieristi veneti che si ispirano a Tintoretto e a Palma il Giovane, si distinse per una delicata sensibilità coloristica e per certi accenti correggeschi [...] (ritratto di Giulia d'Este, Mantova, Palazzo Ducale) ...
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Pittore (Firenze 1579 - ivi 1636). Seguì lo stile dei tardi manieristi toscani. Opere a Firenze (convento di S. Maria degli Angeli e convento dell'Annunziata), Roma (cappella del Quirinale), Salisburgo [...] (dove lavorò fino al 1628 come pittore di corte) ...
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Pittore (Anversa 1577 - Utrecht 1664); dipinse marine, ancora alla maniera dei tardi manieristi. Dei suoi figli, Abraham (Utrecht 1603 - ivi 1669) fu pittore di marine, che si distinguono per maggior senso [...] dell'atmosfera, e di quadri di genere; Cornelis (m. 1666) e Isaac (m. 1693) dipinsero nature morte, paesaggi e quadri di soggetto mitologico ...
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Pittore e incisore (Borgo San Sepolcro 1553 - Roma 1615). Formatosi specialmente sui manieristi fiorentini, fu un artista tipico di quell'eclettismo della seconda metà del '500 che precede l'accademia [...] carraccesca. Dal 1578 in poi lavorò prevalentemente a Roma: disegni dei monumenti di Roma antica (1585); decorazioni della cappella Clementina in Vaticano (1597-98), di quella Aldobrandini in S. Maria ...
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Pittore (Iesi 1550 - Roma 1620). Allievo del Cavalier d'Arpino, si distingue tra i tardi manieristi romani per un suo personale senso del colore (affreschi della cappella del Sacramento in S. Maria in [...] Trastevere, 1589) ...
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Pittore e decoratore (n. presso Saluzzo 1530 circa - m. dopo il 1607). Educato ai modi dei manieristi, soggiornò a Roma dal 1570 al 1577 circa (affreschi nella chiesa di Trinità dei Monti); giovane ancora [...] si recò in Spagna, ove dipinse affreschi e pale d'altare nelle cattedrali di Malaga (1579), di Cordova (1585-86), nel pal. Santa Cruz a Viso nella Mancia (1586). Tornato in patria, nel 1601 dipingeva il ...
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OINANTHE, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il secondo venticinquennio del V sec. a. C.
Rientra nel gruppo dei manieristi, largamente dipendenti dal Pittore di Pan, mentre si avvicina [...] di Nausicaa. J. D. Beazley gli attribuisce solo tre opere a cui altre potrebbero aggiungersene tratte dal gruppo anonimo dei manieristi. Il Pittore di O. si rivela una personalità assai notevole per la fantasia leggera e il gusto del novellare che ...
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Marin, Javier
Marín, Javier. – Artista messicano (n. Uruapan 1973). Si dedica prevalentemente alla scultura ispirandosi ai grandi maestri manieristi nell’accentuazione e nella torsione dei corpi. I continui [...] rimandi alla scultura dei secoli passati, per quanto sembrino influenzarlo nella ricerca stilistica, non gli impediscono di sperimentare nuove tecniche: dalla classica fusione in bronzo passa a utilizzare ...
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Scultore (m. Roma dopo il 1642), originario di Valsolda. È, con Silla da Viggiù e altri lombardi, uno dei tardi manieristi, attivi a Roma sotto Sisto V, che segnano il passaggio al primo barocco intorno [...] all'inizio del sec. 17º. Opere a Roma in San Giovanni in Laterano, in Santa Maria Maggiore (cappelle Sistina e Paolina), ecc ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...