Nella Chiesa cristiana antica, quei lapsi della persecuzione di Decio che, senza aver effettivamente sacrificato agli idoli, si erano procurati con denaro o in altro modo il libello attestante il sacrificio. ...
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LIBELLATICI
Giov. Pietro Kirsch
. L'imperatore Decio (249-251), nel suo tentativo di ricostituire l'impero romano sulla base delle antiche istituzioni, compresa la religione, emanò, nel 249 o nel gennaio [...] soltanto si erano procurati, con denaro o in altro modo, il libellus attestante il sacrificio: onde furono detti libellatici. Varî sinodi, tenuti dopo la persecuzione, fissarono norme speciali per la riconciliazione di questa classe di lapsi. Furono ...
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Termine («caduti») con cui furono designati i cristiani apostati nelle persecuzioni di Decio e Valeriano. Poiché in quelle occasioni fu richiesto un atto positivo di culto pagano, attestato da un apposito [...] e proprio sacrificio, i thurificati, che avevano soltanto bruciato qualche granello d’incenso innanzi alle immagini, i libellatici (o acta facientes), che avevano esibito alle autorità il certificato ottenuto da funzionari compiacenti o addirittura ...
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Caecilius Cyprianus, qui est Thascius (dunque un soprannome: anche Cyprianus fu trasformato, per derisione, volgarmente in Coprianus), di ricca famiglia cartaginese, retore di professione, si convertì [...] e a Lucio succedeva, il 12 maggio 254, Stefano. Da lui era stato reintegrato uno dei due vescovi spagnoli libellatici, Basilide e Marziale, che avevano voluto riprendere le loro funzioni. Un concilio convocato da C. accoglieva invece il ricorso ...
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Nacque in Pannonia verso l'anno 200; a 45 anni faceva parte del Senato ed era fra i generali più stimati, sì che l'imperatore Filippo affidò a lui uno dei più importanti comandi sul Danubio. Nel 248 le [...] Philos., XL (1921), pp. 169-185; Th. Mommsen, in Bull. Inst., 1865, p. 27 segg.; P. Roasenda, Decio ed i libellatici, in Didascaleion, n. s., V (1927), p. 31 segg.; G. Schoenaich, Die Christenverfolgung d. Kaisers Decius, Glogau 1910; O. Th. Schulz ...
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Cornelio, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 22, lo dice romano, «ex patre Castino». Fu eletto vescovo di Roma in un giorno imprecisato di marzo o aprile 251, dopo aver percorso, come [...] non si è in grado di verificare: fu detto tra l’altro che al tempo della persecuzione egli era stato uno dei libellatici (ep. 55), cioè che si era procurato a pagamento il certificato (libellus) che attestava il suo atto di ossequio alle divinità ...
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Concili e sinodi
Davide Dainese
Scrivere la storia dei concili in epoca precostantiniana e costantiniana significa ripercorrere un segmento della storia delle società umane, del loro vivere assembleare. [...] queste figure) comprovante l’espletamento del sacrificio, senza che quest’ultimo fosse stato effettivamente compiuto. In quanto libellatici, Basilide e Marziale sono deposti e rimpiazzati dai vescovi Sabino e Felice. Non accettando tale decisione, si ...
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ROASENDA, Paolo
Federico Ruozzi
ROASENDA, Paolo (in religione Mariano da Torino). – Nacque il 22 maggio 1906 a Torino da Giovanni Battista, magistrato, e da Angela Rustichelli.
I genitori, entrambi [...] scrisse per la rivista torinese di studi filologici di letteratura cristiana antica Didaskaleion due articoli, uno su Decio e i libellatici (1927), uno su Il mimo romano in Genesio (1929), poi nel 1932 per la casa editrice piemontese Sei, un commento ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] riuscirono invece a ottenere il libellus senza presentarsi alla commissione, per mezzo del denaro o comunque per corruzione (i libellatici). In un modo o nell’altro tutti costoro, i lapsi, erano però incorsi in un grave peccato, che comportava ...
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