Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] si dibatte la questione del contrasto fra destino e libero arbitrio. Ancora del 44 è l'operetta Laeliusdeamicitia. Si sono perduti i due libri del De gloria scritti nel luglio 44, che il Petrarca credette di possedere. L'ultima opera filosofica di ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] del contenuto del logistorico: per es., Catus de liberis educandis; Sisenna, de historia; Atticus, de numeris; Curio, de cultu deorum. Si ricordino gli scritti di Cicerone Cato maior, de senectute; Laelius, deamicitia. Sono giunti a noi neppure un ...
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Scipione Emiliano, Publio Cornelio
Manlio Pastore Stocchi
Generale e uomo politico romano; nato da L. Emilio Paolo verso il 185 a.C., fu adottato da P. Cornelio Scipione, figlio di Scipione Africano [...] Dante.
Un ricordo incidentale di S. è nel Convivio, a proposito dell'occasione in cui si svolge il dialogo ciceroniano Laeliusdeamicitia che muove appunto, come dice D., da parole di consolazione di Lelio dette ne la morte di Scipione amico suo (II ...
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Vita Nuova
Mario Pazzaglia
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Mario Pazzaglia
Opera giovanile di D., composta di 31 liriche (23 sonetti, 2 sonetti doppi, 1 ballata, 1 stanza di canzone, 1 doppia stanza di canzone, 3 canzoni), scelte [...] . Alla formula interpretativa Legenda sanctae Beatricis, proposta dallo Schiaffini, si contrappone Beatrix de amore, ricalcata dal De Robertis sul ciceroniano Laeliusdeamicitia, con l'intendimento di orientare l'ethos del libro in quella tradizione ...
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Classica, Cultura
Manlio Pastore Stocchi
. Nella Firenze ancor priva di uno Studium generale (che ebbe solo nel 1349) D. non poté seguire un corso regolare di studi superiori. D'altra parte affiora [...] , decise di ritornare al modo che alcuno sconsolato avea tenuto a consolarsi e si pose a leggere il De Consolatione Philosophiae di Boezio e il Laeliusdeamicitia di Cicerone. È invero questione in questo noto passo del Convivio (II XII 2-3) di un ...
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Lelio, Gaio
Uomo politico romano, figlio dell'omonimo console del 190 a.C.; fu tribuno della plebe (151), pretore (145), console (140). Amicissimo di Publio Cornelio Scipione Emiliano, lo seguì nella [...] dei tribuni; pronunciò l'elogio funebre di Scipione.
Detto il " Sapiens ", Cicerone ne fece uno degl'interlocutori del dialogo Laeliusdeamicitia; in tal veste è ricordato da D. in Cv II XII 3 E udendo ancora che Tullio scritto avea un altro ...
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Latini, Brunetto
Francesco Mazzoni
Letterato e uomo politico fiorentino, protagonista di uno dei più interessanti episodi dell'Inferno (terzo girone del VII cerchio, ove sono puniti i violenti contro [...] un vero e proprio trattatello DeAmicitia è il Favolello (dedicato a Rustico di Filippo), sempre in settenari a rima baciata: ‛ summula ' di precetti secondo una problematica che, se muoveva ben di lungi (dal Laelius ciceroniano), aveva trovato ampia ...
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CIPELLI, Giovanni Battista
Elpidio Mioni
Noto col nome accademico di Battista Egnazio, nacque a Venezia da umili origini nel 1478.
Fin dagli anni dell'adolescenza decise di abbracciare lo stato ecclesiastico [...] il privilegio di stampa per quindici anni; M. T. Ciceronis Officiorum libri tres, Cato Maior sive de senectute. Laelius sive deamicitia, Somnium Scipionis, Venetiis 1519; Sancti. Thomae contra Gentiles con il commento di Francesco Silvestri, ibid ...
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