Nel cristianesimo, l’unione sostanziale della natura umana e della natura divina realizzata in Cristo: il dogma è intimamente connesso con quello della Trinità, con il quale è proposto come uno dei «due [...] divina.
A menti più colte e filosoficamente educate si offriva nella stessa Scrittura il concetto del Logos, del Verbo incarnato. Anche la teologia del Logos però ebbe dapprima qualche incertezza e in alcuni pensatori generò il subordinazionismo (che ...
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INCARNAZIONE
Nicola TURCHI
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Storia delle religioni. - Il senso più generale d'incarnazione è la presenza di un essere divino entro forma umana, si debba questa presenza a un processo discendente della [...] ", in quanto il termine carne è preso secondo la sua frequente accezione semitica di uomo. La preferenza dei termini "incarnazione" e "incarnato" su quelli di "umanazione" e "umanato" è dovuta al passo di Giovanni, I, 14: Il Verbo divenne carne. Già ...
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incarnazione
Guy Dominique Sixdenier
Dal punto di vista della teologia cattolica l'i. è il mistero della persona di Gesù Cristo e della sua origine, cioè dell‛ avventura ' del Logos eterno, seconda [...] degna per tale soddisfazione: tutti li altri modi erano scarsi / a la giustizia, se 'l Figliuol di Dio / non fosse umilïato ad incarnarsi (Pd VII 118-120). D. infatti, con s. Paolo e i teologi di ogni epoca, giunge a meglio penetrare il mistero del ...
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avatar
Andrea Granelli
Incarnazione umana della divinità, secondo l’iconografia e la mitologia induista, discesa sulla Terra allo scopo di raggiungere uno specifico obiettivo: l’immateriale diventa [...] e di Internet, e indica la rappresentazione grafica di un utente in un determinato mondo o ambiente digitale. L’avatar incarna l’utente, ma la traslazione semantica, rispetto al termine da cui deriva, è inversa: il corpo fisico si dissolve nell ...
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FARNESE, Caterina (in religione Teresa Margherita dell'Incarnazione)
Dario Busolini
Nacque a Piacenza il 3 sett. 1637, quartogenita del duca di Parma e Piacenza Odoardo II e di Margherita de' Medici. [...] della santa fondatrice della riforma del Carmelo, Teresa d'Ávila, la F. assunse il nome di Teresa Margherita dell'Incarnazione.
La vita claustrale la mutò radicalmente. Nel monastero si diede a incessanti prove di umiltà e di obbedienza, soprattutto ...
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. Letteralmente "discesa"; a un dipresso "incarnazione". L'intimo significato di questo concetto religioso dell'India è, non di una manifestazione transitoria del divino, ma della presenza reale della [...] divinità in un essere umano, di una fusione intima delle due nature in un unico essere, che è veramente dio e veramente uomo.
Bibl.: A. Barth, The religions of India, Londra 1906, pp. 169-170 ...
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Religione
Dall’appellativo della Madonna che riceve l’annunzio dell’incarnazione del Verbo prendono nome le religiose di numerosi istituti. Fra quelle italiane si ricordano: Annunziate (o annunziatine) [...] di Lombardia (o suore di s. Ambrogio, o ambrosiane, o di s. Marcellina), organizzate a Pavia (1408), con regola di s. Agostino; Annunziatine celesti, o celestine, o turchine, congregazione fondata a ...
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Messaggio dell’angelo Gabriele a Maria, a Nazareth, per annunciarle l’Incarnazione del Verbo. Maria acconsente, dichiarandosi serva (ancilla) del Signore (Luca 1, 26-38); in quel momento, secondo l’opinione [...] e abitò fra di noi» (Giovanni 1, 14). La data della festa al 25 marzo, testimoniata dal sec. 7°, fu fissata in correlazione con quella del Natale, con l’idea che l’Incarnazione, come la creazione del mondo, coincidesse con l’equinozio di primavera. ...
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. Setta giudeo-musulmana, che considera Shabbĕtay Ṣĕbī (v.) come Messia e incarnazione della divinità. Essa venne a esser costituita da coloro, tra gli ebrei seguaci di Shabbĕtay Ṣĕbī, che in conformità [...] dell'esempio di lui si convertirono all'Islām. Notevole è il gruppo degli Ya‛qūbiti, così detti da Ya‛qōb ben Yōsēf Fīlōsōf (detto anche Ya‛qōb Ṣĕbī, o Ya‛qōb Querido, cioè "diletto"), cognato di Shabbĕtay ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...