Erudito (Malta 1740 - Napoli 1814), dal 1782 cappellano nel monastero di S. Martino delle Scale presso Palermo; fabbricò di sana pianta, in un improbabile arabo-maltese, i presunti testi storici arabi dell'epoca del dominio musulmano in Sicilia (Codice diplomatico di Sicilia, 1789-92). L'impostura, smascherata pochi anni dopo, non fu peraltro senza qualche utilità, dato che ne seguì il sorgere di serî ...
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Nobil uomo, arcivescovo di Eraclea, cappellano maggiore del re delle Due Sicilie, erudito, filosofo e archeologo, nato in Palermo il 25 febbraio 1729, ivi morto il 19 marzo 1817. Pur essendo ignaro d'arabo, [...] e gemme, la cui collezione oggi si conserva nella Biblioteca comunale di Palermo.
Ingannato dal furbo e ciarlatanesco abate GiuseppeVella maltese, credé nell'autenticità di due presunti codici diplomatici arabi siculi da quello fabbricati, e li fece ...
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GREGORIO, Rosario
Storico e archeologo, nato a Palermo nel 1753, morto nel 1809; prima canonico nella cattedrale palermitana, poi storiografo regio e professore nell'università. Ricercatore coscienzioso [...] studî di storia sulla Sicilia musulmana, imparando da sé l'arabo per smascherare il falso del maltese abate GiuseppeVella. Pubblicò una Rerum Arabicarum quae ad historiam Siculam spectant, ampla collectio (Palermo 1790), onorevole sforzo storico ...
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HAGER, Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 30 apr. 1757, da Giuseppe e Marianna Tyher (Milano, Arch. storico civico, Rubrica del ruolo gen. di popol., vol. 11). All'età di 10 anni lasciò Milano [...] in questo modo colmata. A tradurre e pubblicare il manoscritto (Il Consiglio di Sicilia) aveva provveduto l'abate maltese GiuseppeVella, con il patrocinio di A. Airoldi, arcivescovo di Palermo. Fin dall'inizio vi furono dubbi sull'attribuzione e la ...
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CARELLI, Francesco
Sergio Rinaldi Tufi
Nacque l'8 ott. 1758 a Conversano (Bari) da Bernardo, giureconsulto che era stato allievo di G. B. Vico. Dei fratelli, uno fu giureconsulto altri due, Gennaro [...] causa della sua indole difficile, che gli aveva procurato molte inimicizie. Profittando di ciò, nel 1796 l'abate GiuseppeVella, processato per aver pubblicato in più volumi un codice arabo poi rivelatosi falso, per scagionarsi cercò, sia pure senza ...
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MORSO, Salvatore
Ivana Bruno
– Nacque a Palermo il 6 febbraio 1766 da Girolamo e da Angela Scarpuzza.
Malgrado l’umile origine familiare riuscì a studiare e a laurearsi in filosofia il 29 marzo 1784. [...] indegnamente occupato» (Scinà, 1827, p. 191). A quel tempo dilagava la polemica sui falsi dell’abate maltese GiuseppeVella, il quale approfittando della carenza di studi sulla storia siciliana del periodo arabo e, millantandosi conoscitore di quella ...
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GOLISCIANI, Enrico
Franco Bruni
Nacque a Napoli il 25 dic. 1848 da Giovanni e da Efigenia Carulli. Autore di numerosi libretti d'opera, spese la maggior parte della sua vita a Napoli, dove fu, tra l'altro, [...] di Giacomo Setaccioli), in Muzikoloski Zbornik (Slovenia), XXI (1985), pp. 51-59; F. Bruni, The Maltese composers dr. GiuseppeVella (1827-1912) and his sons Alberto (1866-1931), Luigi (1868-1950) and Paolo (1873-1948). Biographical notes and an ...
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MORELLINI, Moroello
Enrico Alleva
MORELLINI, Moroello. – Nacque a Cesena l’8 settembre 1906, da Domenico, professore di lettere al liceo classico e cultore di studi danteschi, e da Lina Montanari.
Laureatosi [...] dei suoi numerosi collaboratori e allievi dell’Istituto Forlanini e dell’Istituto superiore di Sanità (tra cui Luciano Vella, Giuseppe Vicari, Alfredo Zampieri), che una volta ultimata la loro collaborazione rimasero tutti devoti alla sua figura e ...
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Economista, nato a Brünn il 12 febbraio 1851, morto a Vienna il 28 agosto 1914. Il suo nome, accanto a quelli di K. Menger e di F. von Wieser, è legato alle origini e all'affermazione della cosiddetta scuola austriaca. Nel 1880, libero docente di economia politica presso l'università di Vienna, entrò come volontario al Ministero delle finanze per perfezionarsi negli studî; l'anno dopo passò a insegnare ...
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Ingegnere, matematico e ispettore generale dei ponti e strade, nato a Fossano il 18 maggio 1804, morto a Parigi il 5 settembre 1866. A lui si deve forse la prima e perfetta comprensione del concetto di utilità, dedotto dalle riflessioni relative ai vantaggi delle opere pubbliche.
Il suo pensiero è racchiuso in due articoli apparsi negli Annales des ponts et chaussées, l'uno nel 1844 (De la mésure de ...
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doppiettista
s. m. Nel gioco del calcio, chi segna una coppia di reti nella stessa partita. ◆ Il bambino ora è qui, primo, davanti a tutti, in giacca di velluto blu, camicia bianca, cravatta nera e la fronte sudata come dopo 90’ passati a...
ruiniano
s. m. e agg. Sostenitore del cardinale Camillo Ruini, già presidente della Conferenza episcopale italiana; di Camillo Ruini. ◆ visto che si è fatto cenno al dialogo con la «cultura laica», devo dire che per chi come me, non cattolico,...