Pittore (Parigi 1802 - Annet-sur-Marne 1868). Paesista, adunò intorno a sé in Normandia una piccola cerchia di allievi, fra cui L. Cabat. La sua pittura è vicina alla scuola di Barbizon. ...
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Uomo politico francese (Flers 1905 - Parigi 1975). Dopo la prigionia in Germania, dal 1942 si distinse nella Resistenza e fu eletto per la prima volta deputato nel 1945 per il Partito socialista, di cui [...] nel 1946 divenne segretario generale. Ministro di stato nei gabinetti Blum (1946-47) e Pleven (1950-51), vicepresidente nel gabinetto Queuille (1951), dopo le elezioni del gennaio 1956 guidò un governo ...
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Commediografo francese (Pont-l'Évêque 1872 - Vittel 1927). In collaborazione con G.-A. de Caillavet, scrisse un gran numero di fortunate commedie: Les travaux d'Hercule (1901); Le sire de Vergy (1903); Les sentiers de la vertu (1903); L'amour veille (1907); L'âne de Buridan (1909); Le roi (1909, commedia di satira politica, con un altro collaboratore, E. Arène); Le bois sacré (1911) e L'habitat vert ...
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Autore drammatico francese, nato a Pont-l'Èveque (Calvados) il 25 novembre 1872 di nobile famiglia; morto a Vittel il 30 giugno 1927. L'amore per il teatro lo prese presto. Laureatosi, intraprese una crociera nel Mediterraneo, dalla quale riportò un bel volume d'impressioni: Vers l'Orient (1896), dove si trovano vive e colorite pagine su Napoli e sull'Egitto. Tornato a Parigi entrò al Soleil e passò ...
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Pittore (Parigi 1812 - ivi 1893), allievo di C. Flers; nei suoi primi paesaggi ritrasse con viva sensibilità i dintorni di Parigi e la foresta di Fontainebleau. Poi si volse a una maniera accademica. A [...] partire dal 1837 soggiornò spesso a Roma, e vi fu poi, dal 1879 al 1885, direttore dell'Accademia di Francia ...
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Pittore, nato il 6 dicembre 1812 a Parigi, ivi morto il 13 marzo 1893. Ebbe i primi insegnamenti da un pittore di porcellane; a 19 anni divenne allievo di C. Flers. Espose al Salon del 1833 Les bords de [...] la Bouzanne e Intérieur de court ouverte, che rivelavano chiaramente l'influenza dei van Ostade. Ma già l'anno dopo, l'influenza del Constable gli fece abbandonare l'imitazione dei maestri antichi per ...
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Giornalista e commediografo francese (Parigi 1869 - Essendiers, Dordogna, 1915). Pubblicista brillante e arguto, fu uno dei redattori principali del Figaro. Le sue opere più note furono composte dal 1900 [...] in poi, in collaborazione con Robert de Flers; celebre Monsieur Bretonneau (1914). ...
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Commediografo e giornalista francese nato a Aix-en-Provence il 25 novembre 1858, morto il 1° novembre 1922. Articolista spiritoso, brillante, qualche volta mordace, ma più spesso amabilmente canzonatorio, [...] entrò al Figaro nel 1894, e dopo la morte di Calmette, nel 1914, vi divenne redattore capo con Robert de Flers: negli ultimi anni ne fu anzi direttore politico. S'affermò al teatro dapprima con una commedia di costumi Brignol et sa fille (1894); ma ...
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Attore (Fano 1871 - Milano 1953); esordì come filodrammatico; scritturato da E. Novelli, fu poi nella compagnia Talli-Gramatica-Calabresi, dove si affermò interpretando per la prima volta Aligi nella Figlia [...] e soprattutto gli scrittori francesi del boulevard, che maggiormente gli assicurarono il successo: Bernstein e Bataille, Nozière, De Flers e Caillavet, più tardi Amiel, Savoir, Guitry, Achard. Fu tra i primi e maggiori interpreti pirandelliani (Il ...
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