Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). Della sua opera, amplissima (essa comprendeva quasi 300 titoli), restano i frammenti di circa 9 libri (erano in tutto 37) del Περὶ ϕύσεως, tre lettere che ne riassumono la dottrina (a Erodoto, Meneceo ...
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ZENONE Epicureo
Ettore Bignone
Era della siriaca città di Sidone e fu capo della scuola epicurea nell'età di Cicerone, che dice di averne udito frequentemente le lezioni ad Atene. Era stato anche allievo [...] lo stesso Filodemo. Fu scrittore assai fecondo, e più limpido e polito ed elegante di quanto non fossero di solito gli epicurei: polemista appassionato e violento non risparmiò gli avversarî né con le confutazioni né con il dileggio. Manca di lui una ...
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Diogeniano Epicureo
Filosofo (forse 2° sec. d.C.). I pochi frammenti pervenuti sono stati interpretati da alcuni come una polemica contro il fatalismo dello stoicismo, da altri come una polemica contro [...] il neoplatonismo incipiente ...
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Filosofo greco, forse del 2º sec. d. C. I suoi scarsi frammenti sono stati interpretati da alcuni come una polemica contro il fatalismo dello stoicismo, da altri come una polemica contro il neoplatonismo incipiente ...
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Filosofo epicureo (1º sec. a. C.), cui è stata attribuita senza certezza origine orientale. La sua scuola di Posillipo, come quella, anch'essa d'indirizzo epicureo, che Filodemo teneva ad Ercolano, fu [...] frequentata (in epoca variamente individuata, a seconda dei testi considerati, tra gli anni 47 e gli anni 30 a. C.) da Virgilio e da altri componenti del circolo di Mecenate ...
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Filosofo epicureo (sec. 3º a. C.); fu, dopo Ermarco, a capo della scuola epicurea con Ippoclide. Scrisse: Περὶ ἀλόγου καταϕρονήσεως ("Sull'irragionevole disprezzo [dell'opinione dei più]"), e Περὶ ϕιλοσοϕίας [...] ("Intorno alla filosofia"); restano frammenti ...
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(Mario l'Epicureo) Romanzo (1882) dello scrittore inglese W.H. Pater (1839-1894).
Marius è un giovane patrizio che vive nella Roma dell'epoca degli Antonini; egli attraverso lo stoicismo, giunge assai [...] vicino al cristianesimo, ma muore prima di potersi convertire ...
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Filosofo epicureo (m. 70 a. C. circa), forse di origine ateniese; nell'88 era già a Roma ove era il più in vista tra gli epicurei. Cicerone, che lo ascoltò, ne ricorda l'opera Sugli dèi. ...
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Filosofo epicureo (3º sec. a. C.). Polemizzò soprattutto contro gli altri sistemi filosofici, in difesa delle dottrine di Epicuro. La fonte principale per la conoscenza delle dottrine di C. è l'Adversus [...] Colotem di Plutarco, che è una confutazione dell'opera di C. ῎Οτι κατὰ τὰ τῶν ἄλλων ϕιλοσόϕων δόγματα οὑδὲ ζῇν ἔστιν ("Come secondo le dottrine degli altri filosofi non sia possibile neanche vivere") ...
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Poeta e filosofo epicureo greco (n. 110 a. C. circa - m. intorno al 35 a. C.) di Gadara, discepolo di Zenone Sidonio, vissuto in Italia, a Roma e a Napoli, in una villa di Ercolano, protetto da L. Calpurnio [...] con gli stoici a lui anteriori, ma ha il merito di informarci sulla filosofia antica in generale e specialmente su quella epicurea. I frammenti dell'opera Sulla poesia sono stati da alcuni interpretati come rivelatori di una posizione critica di F ...
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epicureo
epicurèo agg. e s. m. [dal lat. Epicurēus, gr. ᾿Επικούρειος, dal nome di Epicuro]. – 1. In senso proprio, di Epicuro e della sua scuola: filosofia, dottrina e.; come s. m., seguace di Epicuro: le concezioni etiche degli epicurei....
epicureggiare
v. intr. [der. di epicureo] (io epicuréggio, ecc.; aus. avere). – Fare l’epicureo, comportarsi da epicureo, nel sign. estens. della parola.