Commedia (1582) del filosofo G. Bruno (1548-1600). Ambientata nella Napoli del 1576, e scritta in un volgare popolaresco ricco di napoletanismi plebei, affronta in modo satirico "tre materie principali" e "l'amor di Bonifacio, l'alchimia di Bartolomeo e la pedanteria di Manfurio". Sulla figura di quest’ultimo non è provata l’ipotesi che Bruno possa essersi in qualche modo ispirato a Giovanni Manfurio, ...
Leggi Tutto
STOW, John
Florence M. G. Higham
Antiquario inglese, nato a Londra forse nel 1525, morto il 6 aprile 1605. Figlio d'un candelaio, fece dapprima il sarto. Ma l'interesse per lo studio dell'antichità [...] cominciò in lui come un'occupazione favorita e si sviluppò fino a rovinare i suoi affari: lo St. si ridusse in poverta spendendo 200 sterline all'anno per la sua collezione di cronache medievali e in altri ...
Leggi Tutto
Filosofo (Nola 1548 - Roma 1600). Filippo della famiglia dei Bruni, assunse il nome di Giordano entrando a 17 anni nel convento di S. Domenico a Napoli. Sospettato di eresia, riparò a Roma (1576), di qui, [...] per alcuni mesi abbracciò il calvinismo, a Tolosa, a Parigi (dove pubblicò nel 1582 il De umbris idearum e la commedia il Candelaio), in Inghilterra (1583-1585), dove per alcuni mesi insegnò a Oxford e pubblicò a Londra, con il finto luogo di Parigi ...
Leggi Tutto
Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] libretto - perduto - stampò a Venezia. Ma la prima esplosione della sua attività di scrittore è parigina: sono del 1582 il Candelaio e un gruppo di scritti latini, il De umbris idearum e il Cantus circaeus, proseguiti più tardi in altre scritture.
Il ...
Leggi Tutto
La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] probabile fonte dei Cantici di Fidenzio di Camillo Scrofa – e poi dal Marescalco (1533) di Pietro Aretino fino al Candelaio (1582) di Giordano Bruno.
Contini (1976: 590) ha definito il pedantesco (e soprattutto la sua «iperbole […] ante litteram come ...
Leggi Tutto
Gentile e Bruno
Simonetta Bassi
In un saggio del 1977 sugli studi bruniani di Giovanni Gentile, Antonio Corsano sottolinea, in modo particolare, la riflessione sulla religione di Giordano Bruno (1548-1600) [...] livello interpretativo di Spampanato e della sua spiccata indole erudita, Gentile insiste con Croce affinché l’edizione del Candelaio – in cui il curatore «ha fatto un lavoro d’illustrazione immenso» – venga pubblicata da Laterza perché, come spiega ...
Leggi Tutto
Critico letterario italiano (Reggio di Calabria 1929 - Roma 2021). È stato professore di letteratura italiana presso l'Univ. di Roma "La Sapienza", dove dal 1995 ha insegnato storia della critica letteraria. [...] Storia e testi diretta da C. Muscetta; nonché Rozzi e intronati: esperienze e forme di teatro dal "Decameron" al "Candelaio" (1974). Studioso di Pirandello e di Verga (Immagini di Pirandello, 1979; Storia di Verga, 1982; Ritratto di Pirandello, 1983 ...
Leggi Tutto
Regista e attore italiano (Susa, Tunisia, 1933 - Milano 2015). Indefesso allestitore di spettacoli prestigiosi, ha diretto il Teatro stabile di Torino (1988-93), il Teatro stabile di Roma (1994-98) e, [...] di Goldoni (1963), cui seguirono I lunatici di Th. Middleton (1966), Misura per misura e Riccardo III di Shakespeare, Il candelaio di Bruno, Fedra di Seneca, e il fortunato Orlando furioso (1968; ed. telev. 1975), esempio di sintesi fra avanguardia e ...
Leggi Tutto
In origine, maestro di scuola, istitutore, pedagogo. Nell’uso moderno, e per lo più in senso spregiativo, si dice di chi nell’insegnamento o nello studio si richiama continuamente alle regole, osservandole [...] 1529 ca.), e poco dopo nel Marescalco di P. Aretino (1533); poi popola novelle e commedie di tutto il secolo, sino al Candelaio di G. Bruno (1583) e alla Fantesca di G. Della Porta (1592), finendo con l’irrigidirsi nella maschera del dottor Balanzone ...
Leggi Tutto
IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] Bruno, poi completato (ibid. 1886) da C.M. Tallarigo, e avviò l'edizione, data alle stampe da G. Tria, de Il Candelaio di Bruno, con il corredo di una imitazione secentesca francese dell'opera, dall'I. lungamente ricercata sul mercato antiquario (Il ...
Leggi Tutto
candelaio
candelàio s. m. (f. -a) [der. di candela]. – Chi fa o vende candele. Il candelaio, titolo di una commedia di G. Bruno (1582), dove peraltro la parola ha un significato allusivo equivoco.
candelaia
candelàia (o candelara o candelària) s. f. [lat. tardo (festum) candelarum «(festa) delle candele»], tosc. – Candelora: s’appressava la festa della Candelara, che si faceva gran festa al Po (Novellino); anticam., anche agg.: la notte...