Il corpo umano dopo la morte.
Medicina
Caratteristiche del c. sono la rigidità, che interviene poche ore dopo la morte, e le macchie ipostatiche, che intervengono più tardi e sono determinate da stravasi [...] nel quale si distinguono la facoltà di disporre circa i modi e il luogo della sepoltura (scegliendo, ad es., la cremazione del cadavere: artt. 79 e segg. regol. polizia mortuaria approvato con d.p.r. 20 ottobre 1975, n. 803) e di dare particolari ...
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Seppellimento del cadavere in una fossa scavata dentro terra. È la forma di sepoltura più diffusa e una delle più antiche. Nel Paleolitico superiore abbondanti sono le documentazioni del culto dei morti, [...] il resto della popolazione era ritualmente sepolto in mare). Molto diffusi a livello etnografico sono i casi di doppia sepoltura: il cadavere viene prima inumato e, quando le ossa sono libere delle carni, viene esumato e deposto in un ossario. Tra i ...
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NECROSCOPIA (dal gr. νεκρός "cadavere" e σκοπία "osservazione")
Antornio CESARIS-DEMEI
Indica quell'insieme di operazioni che s'istituiscono sul cadavere umano per arrivare, mediante la valutazione delle [...] anatomiche che vi si riscontrano, a determinarne la causa della morte.
Corrisponde ad "autopsia", che è termine di uso più frequente e di più larga estensione perché si applica sia al cadavere umano sia a quello degli animali. (v. autopsia). ...
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Indagine sul cadavere, volta ad appurare le cause della morte e le modali;tà della eventuale malattia, eseguita con una serie di metodiche operazioni che consentono l’ispezione dei singoli organi. L’indagine [...] macroscopica viene talora integrata da indagini istologiche o microscopiche, da esami chimici e batteriologici.
L’a. consta di 4 parti fondamentali: descrizioni delle alterazioni anatomiche; epicrisi, ...
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PTOMAINE (dal gr. πτῶμα "cadavere")
Guido BARGELLINI
Leonardo MANFREDI
Il chimico italiano F. Selmi dimostrò per il primo nel 1872 che nella carne putrefatta si ritrovano sempre in piccola quantità [...] alcune basi organiche venefiche le quali presentano le reazioni generali degli alcaloidi: questi alcaloidi cadaverici furono dal Selmi chiamati ptomaine. La scoperta del Selmi fu di grande importanza per ...
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dissezione
In medicina legale, sezionamento del cadavere che si suole praticare in sala anatomica per l’autopsia. Mediante strumenti adatti si incidono i tessuti di rivestimento, si procede alla separazione [...] dei vari piani e, infine, all’isolamento degli organi per studiarne la forma e i rapporti. ● In anatomia patologica, indica lo scollamento di una struttura anatomica a più strati. D. aortica, lo stesso ...
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sepoltura La maniera in cui si dispone del cadavere, in tutte le civiltà condizionata da tradizioni religiose. Secondo l’orientamento generale di ciascuna religione, un aspetto di quella complessa esperienza [...] forma di s. è l’incinerazione (➔ cremazione). Le ceneri poi possono essere trattate in varie maniere, quasi come il cadavere: ora gettate nell’acqua o disperse nell’aria, ora invece rinchiuse in urne e scrupolosamente conservate; in questo ultimo ...
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mùmmia Termine con il quale può essere definito qualsiasi cadavere sfuggito alla corruzione sia per cause incidentali (in presenza di particolari condizioni climatiche o ambientali) sia per cause artificiali: [...] di solito però, e in modo più preciso, il termine (che deriva infatti dall'ar. mumiyya, indicante la materia usata per l'imbalsamazione) viene usato per indicare casi del secondo tipo. Nonostante la mummificazione ...
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In anatomia, la seconda porzione dell’intestino tenue, così detto perché nel cadavere risulta quasi privo di contenuto. Si continua, senza precisa delimitazione, con l’ileo, dal quale si differenzia poco [...] (per il maggior spessore delle pareti, per il maggior numero di villi e pliche circolari, per la mancanza di noduli di Peyer), sicché si definisce complessivamente digiunoileo la porzione mobile dell’intestino ...
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PELIS (Πῆλις)
M. T. Gaja
Nome di un guerriero troiano raffigurato, cadavere, nel dipinto polignoteo della Lesche di Delfi (Paus., x, 27, 1).
Bibl.: H. W. Stoll, in Roscher, III, 2, 1897-902, c. 1861, [...] s. v ...
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cadavere
cadàvere (ant. cadàvero) s. m. [dal lat. cadaver]. – Il corpo umano, dopo la morte: lo trovò già c.; comporre il c. nella bara; seppellire, cremare il c.; imbalsamazione di un c.; bianco, freddo come un c.; pare un c., di persona...
praesente cadavere
〈pre∫ènte kadàvere〉 locuz. lat. (propr. «essendo il cadavere presente»). – Formula giuridica e notarile mediev. usata a proposito di atti, riti, formalità legali (per es., l’apertura di un testamento) compiuti con la presenza...