Pittore statunitense (New York 1960 - ivi 1988). Di padre haitiano e madre portoricana, trovò fin da bambino nel disegno uno sfogo al suo temperamento inquieto. Esordì alla fine degli anni Settanta nell'ambito [...] di Marsiglia ha dedicato all'artista un'importante retrospettiva, mentre a Roma si è tenuta la mostra Jean Michel Basquiat - Fantasmi da scacciare (ottobre 2008 - febbraio 2009). J. Schnabel, nel 1996, ha presentato al Festival di Venezia un film ...
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Artista statunitense (n. Los Angeles 1958). Protagonista con J.M. Basquiat e K. Haring di quella scena artistica newyorkese che negli anni Ottanta si lega, senza rientrarvi, al mondo dei graffiti, spesso [...] (Barbara Simpson's New Kitchen, 1978). Durante gli studi conosce e si lega a K. Haring, J. Sex e J.M. Basquiat entrando poi a far parte del fermento artistico dell’East Village, storico quartiere di Manhattan che negli anni Ottanta ridefinisce il ...
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Attore, regista e musicista statunitense (n. Buffalo, New York, 1961). Di origini italiane, sul finire degli anni Settanta ha dato inizio a un lungo ed eclettico percorso artistico; già membro di diverse [...] band sperimentali (tra cui i Gray, insieme con J. M. Basquiat), nonché pittore e scultore, nel 1979 ha recitato nel cortometraggio A Vincent Gallo as Jesus Christ, per poi debuttare alla regia con If you feel froggy, jump (1980, corto). Dopo aver ...
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Nome d'arte del cantante e compositore inglese David Jones (Londra 1947 - New York 2016). Dopo una iniziale attività di sassofonista, dagli anni Settanta si è affermato nel campo della musica rock prima [...] II, 1991). B. ha alternato l'attività teatrale e cinematografica (L'uomo che cadde sulla Terra, 1976; Absolute beginners, 1986; Basquiat, 1996; The prestige, 2006) a quella musicale (Let's dance, 1983; Black tie white noise, 1993; Outside, 1995 ...
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Pittore, nato a Napoli il 23 marzo 1952. Affermatosi negli anni Ottanta con il gruppo della Transavanguardia, che comprendeva anche S. Chia, E. Cucchi, M. Paladino, N. De Maria, e sostenuto da parte della [...] a lunghi soggiorni a New York, durante i quali ha talvolta elaborato opere in collaborazione con A. Warhol e J.-M Basquiat (serie Collaborazioni, 1984) o con poeti quali R. Ricard, A. Ginsberg o G. Corso. Tendendo a una sempre più evidente sintesi ...
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Movimento espressivo emerso negli USA all'inizio degli anni Settanta del 20° sec. con la realizzazione di figurazioni e scritte nello stile del fumetto e della pubblicità, eseguite con vernici spray nelle [...] graffiti (1983, New York e Rotterdam), che ne hanno consacrato i principali esponenti (K. Haring, J.-M. Basquiat), il graffitismo è entrato ufficialmente nella scena artistica internazionale, collegandosi per certi aspetti al neoespressionismo e alla ...
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Schnabel, Julian. – Pittore e regista statunitense (n. New York 1951). Tra i maggiori esponenti dell'arte neoespressionista, si è imposto a partire dagli anni Settanta con una serie di opere caratterizzate [...] di Milano. Più recentemente si è dedicato al cinema dirigendo film incentrati su storie sofferte di personaggi realmente vissuti: da Basquiat (1996) a Before night falls (2000, Gran Premio della Giuria alla mostra del cinema di Venezia), a The diving ...
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(writing) Pratica di espressione visuale ed esperienza artistica tipica dello spazio urbano, talvolta definita impropriamente graffitismo, altresì nota con l’espressione aerosol art. Nasce come attività [...] l’esperienza dello spazio Fashion Moda sito nel Bronx, dove espongono artisti del calibro di Keith Haring, Jean Michel Basquiat, Rammellzee, Futura 2000 e Kenny Scharf, primi interpreti della contaminazione delle forme pure del w. con qualcosa di ...
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Nome d’arte del writer, artista visivo e performer statunitense Stephen Piccirello (New York 1960 - ivi 2010). Tra le più complesse figure del writing, protagonista della scena artistica newyorkese degli [...] è altrettanto importante, basti citare il celebre singolo Beat Bop (1983), rappato con K-Rob e prodotto da J.-M. Basquiat, tra i capisaldi del genere hip-hop degli anni Ottanta. Al 2005 risale l’apparizione performativa alla Biennale di Venezia; nel ...
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Elena Volpato
Simone Verde
Kassel: la rivoluzione può attendere
Nel difficile compito di rappresentare l’arte contemporanea, dOCUMENTA tenta sempre strade nuove. L’ultima edizione promette un radicale [...] di contemporanei cinesi che prediligono la figurazione nell’eredità del realismo socialista. Al primo posto si conferma, perciò, Basquiat con un fatturato complessivo di oltre 61 milioni di dollari. Secondo, Wool con oltre 17 milioni; terzo, il ...
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