Poeta (12º sec.); le poche notizie che abbiamo sulla sua vita (sacerdote, fu deposto da un'importante quanto imprecisata carica, cadendo perciò in miseria) si desumono dal poema che gli antichi editori [...] hanno intitolato Elegia de diversitate fortunae et philosophiae consolatione, la cui data di composizione si può fissare al 1193. In 500 distici elegiaci, diviso in quattro libri (i primi due dedicati ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Signa, G. Fava, Pietro della Vigna ecc.) e si tenta la poesia d’arte nei metri classici, come fanno ArrigodaSettimello, che già nello scorcio del secolo precedente, con la sua Elegia, fornisce a tutta Europa un testo poetico a lungo ammiratissimo ...
Leggi Tutto
MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] 'imitazione dei devoti. Dopo la sua morte l'Italia parve colta da sterilità. Roma, certo, rimase il maggior mercato di libri di di nuovi tempi, il celebre sfogo lirico-retorico di ArrigodaSettimello contro la Fortuna; ma tutti gli altri poeti più ...
Leggi Tutto
BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] sua ruota. Ottone di Frisinga dichiara che la caratteristica del saggio è di non lasciarsi travolgere da questa ruota. ArrigodaSettimello, nel suo De diversitate Fortunae et Philosophiae consolatione - il cui titolo è tutto un programma -, descrive ...
Leggi Tutto
BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] Cappellano, i moduli elegiaci di ArrigodaSettimello, gli apporti infine di alcune sezioni dopo il ritorno a Firenze e riflette, insieme con la pena del distacco da Napoli, anche il gusto del nuovo paesaggio: inviandola all'amico Niccolò del Buono ...
Leggi Tutto
MAGLIABECHI, Antonio
Massimiliano Albanese
Nacque a Firenze il 28 ott. 1633 da Marco d'Antonio, cuoiaio, e da Ginevra di Iacopo Baldoriotti; il fratello Iacopo fu un celebre avvocato.
Rimasto orfano [...] praestantia virorum sui aevi di Benedetto Accolti (Parma 1689) e l'Elegia de diversitate fortunae et philosophiae consolatione di ArrigodaSettimello (a cura di C. Daum, Kemnitz 1660; un esemplare con correzioni e postille autografe del M. a Firenze ...
Leggi Tutto
VILLANI, Filippo
Marino Zabbia
– Nacque a Firenze, nel quartiere di San Procolo, intorno al 1325 da Matteo Villani, fratello del cronista Giovanni (v. la voce in questo Dizionario), e da Luisa di Monte [...] vite dei fiorentini illustri) è disponibile un volgarizzamento compendiato, realizzato da Antonio Manetti tra il 1468 e il 1478.
La prima le vette dell’arte (tra costoro si ricordano ArrigodaSettimello, ma anche Guido Cavalcanti). Pure in questa ...
Leggi Tutto
Lucrezia
Donna romana, figlia di Spurio Lucrezio Tricipitino; andò sposa a Tarquinio Collatino. Suscitò un'insana passione in Sesto, figlio di Tarquinio il Superbo; ma piuttosto che sottostare alla violenza [...] romana virtù, proverbiale oltre che nell'età classica (Valerio Massimo) anche nel Medioevo (Agost. Civ. I 19; ArrigodaSettimello Elegia III 217), è accolto anche da D., che colloca L. nel castello del Limbo (If IV 128), accanto a Giulia, a Marzia e ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ’ebbe oltralpe, si limitò a narrare fatti storici, generalmente contemporanei, con intento politico. Fa eccezione ArrigodaSettimello che, con un linguaggio poetico ricco di reminiscenze classiche, canta della traditrice fortuna e della consolatrice ...
Leggi Tutto
Romanzo (scritto nella seconda metà degli anni Trenta del XIV sec.) in prosa di G. Boccaccio. Il titolo voleva significare, secondo l'intenzione dell'autore, non molto esperto di greco, "Fatica d'amore". [...] si complica di una fitta trama di episodi secondari, deriva da una leggenda diffusissima nell'Europa medioevale e di cui le più di Andrea Cappellano, i moduli elegiaci di ArrigodaSettimello, gli apporti infine di alcune sezioni più congeniali ...
Leggi Tutto
elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...