Antropologia
L’uso di cibarsi di carne umana (anche detto antropofagia). Abbastanza diffuso presso varie società primitive (Africa centrale e centro-meridionale, alcune zone dell’Asia sud-orientale e insulare, [...] Oceania, Amazzonia ecc.), almeno nelle sue forme di massima intensità è fenomeno relativamente tardo, ma non si può escludere che sia stato praticato in una certa misura anche dai popoli della preistoria: ...
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cannibalismo
Atto o abitudine di cibarsi di carne umana, come uso diffuso in passato presso alcune società primitive; è detto anche antropofagia. Si distingono il c. rituale, in cui si consumano le carni [...] della vittima sacrificata in relazione a riti religiosi, a volte per appropriarsi magicamente del coraggio, della forza o di altre sue facoltà, e il c. patologico, come aspetto molto particolare della ...
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Scrittore brasiliano (San Paolo 1901 - Rio de Janeiro 1935). Partecipò al movimento modernista fondando nel 1926, insieme a O. de Andrade e R. Borba de Morais, la rivista Terra roxa e outras terras e dirigendo [...] nel 1928 la Revista de antropofagia. Nella sua narrativa, popolata di personaggi italo-brasiliani, predominano, con stile giornalistico, descrizioni di vita quotidiana e impressioni di viaggio: Pathé baby (1926); Brás, Bexiga e Barra Funda (1927); ...
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. Tribù negra di lingua bantu che occupa le due rive del Congo e il territorio compreso fra questo fiume e l'Ubanghi dall'equatore al 3° N. I Bangala vivono principalmente dell'agricoltura, hanno carattere [...] irrequieto e bellicoso e praticano, o praticavano sino a poco tempo fa, largamente l'antropofagia. La tribù è divisa in caste (notabili, uomini liberi, schiavi) e organizzata sotto il governo dei capi dei villaggi.
Un altro gruppo di Bangala ( ...
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MIRÁNYA (Miranha, Miraña)
Renato BIASUTTI
Popolazione indigena dell'America Meridionale, stanziata sulle rive del Río Putumayo (Colombia). P. Rivet ha dimostrato che i Miránya appartengono linguisticamente [...] toracico-addominale di scorza d'albero, che secondo loro facilita la corsa, e praticavano, ancora in tempi abbastanza recenti, l'antropofagia.
Bibl.: A. Mochi, I Popoli dell'Uaupé e la famiglia etnica Miranha, in Arch. per l'Antrop., XXXII-XXXIII ...
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Gruppo orientale dei popoli Beciuana, il quale risiede attualmente, con circa 400.000 anime, nel distretto montano posto a nord del corso superiore dell'Orange e ad occidente della catena dei Monti dei [...] , cacciatori e allevatori di bestiame. Al tempo dei primi contatti con gli Europei vigeva ancora fra essi l'antropofagia rituale. Ormai, circondati da paesi dove dominano i bianchi, hanno saputo con molta intelligenza adattarsi a questo ambiente ...
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ORCO
Raffaele Corso
. Nei racconti popolari è un essere più o meno mostruoso, avido di carne umana, rappresentato in forma di gigante, dal capo grossissimo, dalla bocca enorme, dagli occhi di brage, [...] del dio infernale dei Latini e perché la sua rappresentazione riporta il pensiero ai tempi lontani in eui l'antropofagia (v.) era costume anche nei paesi europei (A. Lang). E infatti gli elementi caratteristici di questa rappresentazione ricorrono ...
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Zacchetti, Corrado
Enzo Esposito
Letterato e critico (Treviso 1871; morto verso il 1940), poeta e traduttore. Come critico si occupò ripetutamente di Dante. Le prime prove sull'argomento portano la [...] di Pg XXVIII 50), Il silenzio di D. nell'ingresso del limbo (una ragione morale e una di sentimento), L'antropofagia del conte Ugolino (contro l'ipotesi tecnofagica), Per la voce disconvenevole (il poeta non giunse ad afferrare il senso delle parole ...
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ATENAGORA (᾿Αϑηναγόρας; Athenagŏras)
F. Di Capua
Apologeta cristiano. Nacque nella prima metà del II sec. d. C. in Atene. È probabile che abbia passato parte della sua vita in Alessandria e sia lui quel [...] vivace difesa dei cristiani, nella quale si dimostra quanto siano assurde le accuse di ateismo, d'incesto e di antropofagia, rivolte ai seguaci della nuova religione. A differenza degli altri apologeti, come Taziano, Ermia, Tertulliano, A. non rivela ...
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Pepe, Gabriele
Pompeo Giannantonio
, Patriota e letterato (Civitacampomarano, Molise, 1779 - ivi 1849). Cugino per parte materna di V. Cuoco, sopportò con eguale fermezza le amarezze e l'esilio per [...] saggio su If XXXIII 75 Poscia, più che 'l dolor, poté 'l digiuno, scagionando il conte Ugolino dall'accusa di antropofagia per motivi umani, storici, fisiologici e artistici, onde " Dante volle intendere, che non già il dolore, ma sibbene il digiuno ...
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antropofagia
antropofagìa s. f. [dal gr. ἀνϑρωποϕαγία, comp. di ἄνϑρωπος «uomo» e -ϕαγία «-fagia»]. – L’essere antropofago, il cibarsi di carne umana, come uso (detto anche cannibalismo) diffuso in passato presso alcune società primitive (Africa...
antropofagico
antropofàgico agg. [der. di antropofagia, antropofago] (pl. m. -ci). – Caratterizzato da antropofagia, proprio degli antropofagi: costume a.; festino funebre antropofagico.