Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso) ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] Commedia, sono stati resi popolari soprattutto da essa, al punto che alcuni di questi sono oggi delle vere e proprie antonomasie.
Tra le coppie, si ricordano: Dante e Beatrice (Inf. V), Paolo e Francesca (Inf. V). Tra gli altri personaggi: Brunetto ...
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antonomasia
Francesco Tateo
. Nella retorica classica e medievale, dove compare anche nella denominazione latina di pronominatio, a. è chiamata la figura retorica consistente nella sostituzione del [...] il tono è sostenuto (li figli di Latona, Pd XXIX 1). Così si spiega la presenza di una serie di antonomasie classicheggianti, la figlia di Belo, Rodopëa, Alcide (v. IX 97, 100, 101) nel discorso di Folco di Marsiglia notoriamente dominato ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] e in particolare con l’epiteto e la perifrasi. Lo riconosce lo stesso Quintiliano nella sua Institutio oratoria, osservando che «l’antonomasia, che mette un appellativo al posto di un nome proprio, è molto frequente nei poeti» (VII, 6, 29-30) e può ...
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La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] usato con funzione enfatica, come a sottolineare che il prodotto pubblicizzato è l’unico possibile, il prodotto per antonomasia: la buona pasta di Napoli. Anche l’articolo indeterminativo o la cancellazione dell’articolo possono assolvere alla stessa ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] in gioco, a volte con accentuazioni particolari, meccanismi consolidati del mutamento lessicale, quali la metafora, la metonimia, l’antonomasia, l’iperbole. In primo piano sta la metafora con una componente, almeno in origine, umoristica; la metafora ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] eccellenti, 1976, di Francesco Rosi.
Gli stessi personaggi dei film di successo, perlopiù americani, vengono spesso usati come antonomasie: Rocky, Rambo, Conan, King Kong, ma anche i nostrani Fantozzi e Fracchia. In Italia, spetta a Federico Fellini ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] dopo, si arricchisce di un terzo numero e adotta quella carta rosa che nel tempo diventa un simbolo, una definizione per antonomasia: la 'rosea'. Si trasforma in quotidiano nel 1913, quando si è già affermata come il foglio sportivo più autorevole e ...
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La neologia
Bernard Quemada
La neologia, fenomeno linguistico e disciplina recente delle scienze del linguaggio, è un settore della lessicologia moderna che, dalla fine del 20° sec., accompagna lo sviluppo [...] immagini (in franc. serpent monétaire, serpente monetario; laisser sur le bord de la route, abbandonare); le antonomasie (Calimero, chi è ingiustamente oggetto di scarsa considerazione; Cavaliere, Berlusconi < Cavaliere del Lavoro); le restrizioni ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] a Svevo (quello della Novella del buon vecchio e della bella fanciulla), sembra raggrumarsi qui, come in certe antonomasie dalla carnalità contagiosa. Si legga Il conte, ad esempio, per assaporare un gusto antico di villeggiature della Serenissima ...
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antonomasia
antonomàṡia s. f. [dal lat. antonomasia, gr. ἀντονομασία propr. «il chiamare con nome diverso», der. di ἀντονομάζω «cambiar nome»]. – 1. Traslato che consiste nell’indicare una persona o una cosa, anziché col suo proprio nome,...
antonomastico
antonomàstico agg. [der. di antonomasia; cfr. gr. ἀντονομαστικός «pronominale»] (pl. m. -ci). – Di antonomasia, che si riferisce all’antonomasia, usato per antonomasia: attributo a.; uso a. di un nome; Urbinate è l’equivalente...