In generale movimento tendente a modificare o abolire una consuetudine o una legge (la schiavitù, la pena di morte ecc.). Storicamente il termine si riferisce a due movimenti sorti negli USA.
Il primo [...] di secessione e la sconfitta degli Stati schiavisti del Sud (1861-65).
Il secondo movimento mirava a ottenere l’abolizione del XVIII emendamento della Costituzione che, votato nel 1917 ed entrato in vigore nel 1920, proibiva lo spaccio di alcolici ...
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Famoso abolizionista americano, nato a Torrington (Connecticut) il 9 maggio 1800; impiccato a Charlestown (West Virginia), il 2 dicembre 1859.
Dopo tre quarti di secolo la critica americana non ha raggiunto [...] Nord della nazione, "Old Brown", diventa "John Brown di Ossawatomie". B. ha trovato la carriera, diventa agitatore abolizionista di professione. Nel '56, nel '57, raccoglie fondi e stabilisce relazioni per attuare un piano fantastico: stabilirsi da ...
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Freetown
Capitale della Sierra Leone. Fondata nel 1787 dall’associazione filantropica dell’abolizionista inglese Granville Sharp allo scopo di raccogliervi ex schiavi ridotti in povertà in Inghilterra, [...] divenne centro di reinsediamento per neri del Canada e, dopo l’abolizione della tratta, per schiavi liberati dalle navi negriere, per un numero totale di oltre 50.000 entro il 1855. Amministrata da una compagnia commerciale (1792), divenne poi ...
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Fondatore dello stato della Liberia (Champlain, New York, 1794 - New Haven 1828). Prof. di teologia ed editore del Theological repertory, periodico mensile della Chiesa episcopale; abolizionista, nel 1822 [...] fondò in Africa la colonia della Liberia, popolata di schiavi neri affrancati ...
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Poeta brasiliano, nato a Muritíba (Bahia) il 14 marzo 1847, morto il 6 luglio 1871.
Poeta civile e sociale di fortissima tempra, tra i grandi della letteratura brasiliana (egli è il primo abolizionista [...] del Brasile), pur nella sua barbara sincerità, e, sebbene più volte riecheggi i romantici francesi, è un creatore di poesia modernissima e uno scopritore di simboli e moti lirici originali e attualissimi. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della pena di morte
Ettore Dezza
Alle origini della modernità penale: il Dei delitti e delle pene
Il Dei delitti e delle pene, pubblicato anonimo a Livorno nel 1764, esprime con perfetto [...] e «del presente secolo». Inoltre – e qui siamo di fronte a una motivazione umanitaria fino a quel momento trascurata – l’abolizione della pena di morte consente «la correzione del reo figlio anche esso della Società e dello Stato, della di cui emenda ...
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Cugoano, Ottobah
Antischiavista africano (n. Ajumako, od. Ghana, ca. 1757). Fautore dell’abolizione della tratta negriera e della schiavitù. Venduto come schiavo e portato a Grenada (Caraibi), fu liberato [...] . Al servizio del pittore Richard Cosway e vicino a circoli intellettuali, con l’amico Olaudah Equiano animò il gruppo abolizionista Sons of Africa. Nel 1787 pubblicò un’autobiografia di enorme successo, contestando tutti gli argomenti a favore di ...
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Pioniere e uomo di stato (n. nella Virginia 1793 - m. Columbia, Texas, 1836). Figlio dell'ideatore di una colonia americana nel Texas allora spagnolo, attuò a partire dal 1821 il progetto paterno ed esercitò [...] la più tranquilla e la meglio amministrata delle colonie di frontiera. L'urto tra i coloni schiavisti e il Messico abolizionista rese duro il compito dell'A., che nel 1834-35 subì il carcere a Città di Messico: dichiaratosi il Texas indipendente ...
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Uomo politico statunitense (Versailles, Kentucky, 1787 - presso Frankfort, Kentucky, 1863). Partigiano dell'unionismo, presidente della Camera dei rappresentanti nel 1829, divenne senatore nel 1835. Favorevole [...] ". Ma cercò di salvaguardare il mantenimento dell'Unione e di impedire la secessione del Kentucky evitando un atteggiamento abolizionista. Scoppiata la guerra, fu contrario ai progetti di smembramento della Virginia e agli atti di confisca come pure ...
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guèrra civile americana (o di secessióne) Conflitto (1861-65) scoppiato negli USA dopo il tentativo di secessione degli Stati meridionali, riuniti in Confederazione contro il governo federale dell'Unione. [...] quelli del Nord, industriali e commerciali, erano fautori di tariffe protezionistiche. Su questa base si inserì la disputa tra il Nord abolizionista e il Sud schiavista, che sfociò nella g.c.a. a seguito dell'elezione a presidente di A. Lincoln (1860 ...
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abolizionista
s. m. e f. [der. di abolizione, sul modello dell’ingl. abolitionist] (pl. m. -i). – Seguace, fautore dell’abolizionismo: la lotta fra proibizionisti e abolizionisti negli Stati Uniti (in merito allo spaccio di alcolici).
abolizione
abolizióne s. f. [dal lat. abolitio -onis]. – Atto ed effetto dell’abolire; soppressione, eliminazione dall’uso: a. della schiavitù; propugnare l’a. della pena di morte.