SYRIA et PALAESTINA
Provincia romana. - Con questo nome complessivo si designarono talvolta le due circoscrizioni di questo nome - in realtà autonome - poiché spesso particolarmente nel caso di operazioni militari alla frontiera parthica, il legato imperiale della Palaestina (detta anche Syria Palaestina, o Iudaea) era posto alle dipendenze del legato di rango proconsolare della S., che risiedeva ad Antiochia.
La provincia della S. fu nominalmente creata nel 62 a. C. da Pompeo; essa può dividersi, dal punto di vista storico ed anche geografico, in quattro parti: 1) la regione settentrionale, consistente della bassa e media valle dell'Oronte, con la capitale Antiochia, e delle coste del golfo di Alessandretta (Issicus sinus), la sola parte della provincia ridotta in soggezione diretta di Roma come ager populi Romani; questa regione subì nel tempo radicali mutamenti di confini: da una massima estensione agli inizî del principato augusteo, quando la provincia siriana comprendeva anche la Pamphylia, la Cilicia e Cipro, si ridusse ben presto a mezzogiorno della catena dell'Amano (Amanus mons), ma si arricchì infine della Commagene, quando questa, dopo alterne vicende, divenne definitivamente possesso romano. Dall'età di Vespasiano il confine settentrionale della provincia restò quindi immutato; in questa regione si collocano altresì alcune tra le più opulente città della provincia: oltre Antiochia, Seneucia, Apamea Laodichea e Cirrhus; 2) la regione orientale, limitata a N dalla Commagene, a levante dal corso dell'Eufrate sito a Thapsacus e poi - dopo la completa soggezione del regno palmireno, con Aureliano - sin quasi a Circesium, dal deserto siriano e a mezzogiorno dalla provincia dell'Arabia: questa regione era anche allora in gran parte desertica, pur arricchendosi di splendide metropoli come Damasco; essa fu interessata più d'ogni altro settore della provincia dal problema della difesa delle frontiere contro i Parthi (e poi contro i Persiani): questo problema sembrò allontanarsi con Traiano, quando si costituirono le province orientali dell'Assiria, della Mesopotamia e dell'Arabia, ma l'abbandono, con Adriano, delle prime due, ripropose in tutta la gravità l'esigenza di una fortificazione delle frontiere: per questo motivo si creò il limes nel deserto siriano, con una fitta rete di posti fortificati la cui difesa era affidata alle tre, poi quattro, legioni di stanza nella provincia, e per lo stesso motivo Diocleziano creò da Damasco a Palmira e sino all'Eufrate quella grande arteria di arroccamento, comprensiva di una rete capillare di vie radiali, che prese da lui il nome di strata Diocletiana. Il problema della difesa contro i Parthi favorì certamente le velleità indipendentistiche di alcuni principati locali - cui Roma lasciò sin da principio l'autonomia - e in particolare del regno di Palmira, il quale giunse ad elaborare uan autentica e peculiare cultura, ricca di motivi classici ed orientali, e ad assumere una funzione pilota nella difesa contro i Parthi, sino a quando perse nel 272 ogni indipendenza. Dei principati locali il più importante, dopo il regno palmireno, fu certamente quello dei Nabatei, che aveva sede a Petra. 3) La zona costiera del Libano, ove fiorivano le città di origine e cultura fenicia, alle quali Roma lasciò l'autonomia, aumentandone se mai i privilegi (in particolare a Sidone e a Tiro); 4) la Palestina, compresa tra il Giordano, il Mar Morto e la provincia di Arabia, venuta in possesso di Roma da Vespasiano: la presenza dell'elemento giudaico, così acutamente differente dalle forme della cultura romana, introdusse nella storia dell'Impero - soprattutto a partire dalla diaspora - una nota del tutto nuova, ricca di imprevedibili sviluppi, coincidente con la diffusione del giudeo-cristianesimo, e con la penetrazione in occidente dell'elemento semitico, validamente sostenuta del pari dalla propagazione dei culti siro-orientali che si imposero - segnatamente a partire dall'età dei Severi - per l'alto prestigio della cultura siriaca e per la particolare aderenza a situazioni psicologiche e sociali maturate nell'Impero già durante i primi due secoli dell'èra volgare.
Il dominio romano in S. ereditò appieno il sistema civile, e in particolare la rete e la consistenza poleografica dei Seleucidi: anche l'attività coloniaria fu quindi contenuta in pochi episodî, una colonia triumvirale, poi rinnovata in età agustea, a Berytus (Beirut), ed una colonia augustea a Heliopolis (Baalbeck), nonché qualche ulteriore sporadica deduzione accompagnata da numerose concessioni formali di diritti coloniari. La rete stradale, a noi nota anche da numerosi documenti arabi, consisteva soprattutto in due arterie longitudinali, una costiera da Alexandrea ad Issum (Alessandretta), per Seleucia, Laodicea, Tripoli, Beirut, Sidone, Tiro, Cesarea a Gaza, ed una sull'orlo del deserto siriano, da Beroea (Aleppo) per Epiphania (Hama), Baalbeck e Damasco sino al Giordano; numerose strade latitudinali - una grande arteria lungo la valle dell'Oronte sino a Edessa (Urfa) e alcune vie carovaniere a mezzogiorno - assicuravano i fiorentissimi traffici con l'Eufrate, l'Assiria e l'Arabia.
Con Settimio Severo la S. fu divisa, per ragioni militari, in due ulteriori circoscrizioni, la Coelesyria a settentrione, con capitale Laodicea (e poi nuovamente Antiochia) e la Phoenice con capitale Beirut. Le circoscrizioni aumentarono con la riforma tetrarchica, sino a raggiungere il numero di cinque all'inizio del V sec., nell'ambito della diocesi d'Oriente.
Bibl.: E. Schürer, Geschichte des jüdischen Volkes, Lipsia 1901-1911; V. Chapot, La frontière de l'Euphrate, Parigi 1907; E. S. Bouchier, Syria as a Roman Province, Oxford 1916; L. C. West, Commercial Syria under the Roman Empire, in Trans. Amer. Philol. Ass., LV, 1924, pp. 159-182; M. Rostovtzeff, La Syrie romaine, in Rev. hist., CLXXV, 1935, pp. 1-34; Ph. K. Hitti, History of Syria, Including Libanon and Palestine, Londra 1951. Per la topografia antica v. R. Dussaud, Topographie historique de la Syrie antique et médiévale, Parigi 1927; A. Poidebard, La trace de Rome dans le désert de Syrie, Parigi 1934.