suggestibilità
Il fatto di essere più o meno suggestionabile. La s. è una caratteristica fondamentale delle personalità isteriche. In partic., in psicologia, rappresenta il grado d’influenza ed effetto della suggestione e dell’ipnosi su un individuo. Secondo la classificazione di Hans J. Eysenck, vi è s. primaria quando il soggetto compie, per es., movimenti senza averne coscienza e per effetto della ripetizione monotona di un’istruzione verbale dello sperimentatore o del medico. S. secondaria si osserva quando il soggetto compie atti o dà valutazioni per effetto di influenze indirette (per es., può continuare a valutare come progressivamente crescente una serie di stimoli diversi tra loro all’inizio della serie ma uguali successivamente). Infine vi è s. terziaria o da prestigio quando l’influenza deriva dall’autorità dello sperimentatore o del medico o da un gruppo sociale maggioritario. Al grado di s. concorrono vari fattori, come l’età e il sesso: in partic., quella secondaria diminuisce generalmente con l’età ed è maggiore nelle donne. I rapporti tra s. e personalità del soggetto, compresi i tratti psicopatologici, sono stati studiati a lungo, senza risultati definitivi. Per la spiegazione di questo fenomeno sono state avanzate varie teorie in cui la s. rappresenta il grado individuale della suggestione. Tali teorie sono basate su concetti della neurofisiologia (disinibizione di centri cerebrali), della psicoanalisi (transfert tra soggetto e paziente) e della teoria dei riflessi condizionati (la suggestione verbale diviene uno stimolo condizionato che induce nel soggetto una risposta normalmente prodotta da uno stimolo incondizionato; per es., un suono monotono che provoca sonnolenza può essere sostituito da un’istruzione verbale corrispondente). Ai fini di una misurazione della s. all’ipnosi sono state elaborate varie scale, con impostazioni e caratteristiche diverse; le più note sono la Stanford hypnotic susceptibility scale e la Barber susceptibility scale.