successione numerica
successione numerica successione {an}, i cui termini sono numeri reali o complessi. Una successione si dice monotòna crescente (decrescente) se per ogni n è an ≤ an+1 (an ≥ an+1). Per una data successione {an}, si considera il limite
se esso esiste finito si dice che la successione è convergente, se è infinito che è divergente, se non esiste che è indeterminata (o anche che è irregolare; nel caso reale, si usa anche il termine oscillante). Una successione numerica reale è detta limitata se esiste M > 0 tale che
Una condizione necessaria e sufficiente affinché una successione in R o in C sia convergente è che sia una successione di → Cauchy; tale condizione, assai importante, è tuttavia sostituita nelle applicazioni da particolari condizioni sufficienti, dette criteri di convergenza: per esempio in R una successione monotòna ammette sempre limite, che è finito se (e solo se) la successione è limitata. Per il teorema di → Bolzano-Weierstrass da una successione limitata è sempre possibile estrarre una sottosuccessione convergente. Un esempio di successione monotòna è dato dalla successione esponenziale di base a (maggiore di 0 e diverso da 1): se a > 1 la successione {expa(n)} è monotòna crescente e per n tendente a +∞ il suo termine n-esimo tende a +∞ e la successione è divergente; se a < 1, la successione è monotòna decrescente ed è limitata inferiormente dal valore 0; la successione è convergente a 0.
Una successione in cui ciascun termine, escluso il primo o i primi, è ottenibile dal precedente (o dai precedenti) attraverso una formula che si ripete a ciascun passo si dice ottenuta (o definita) per ricorrenza. Per esempio, la successione di → Fibonacci {ƒn} è così definita per ricorrenza: ƒ0 = 1; ƒ1 = 1; ƒn = ƒn−1 + ƒn−2. Una successione ottenuta per ricorrenza dalla formula xn+1 = φ(xn), con φ: [a, b] → [a, b] di classe C 1 e max|φ′(x)| < 1, converge alla soluzione dell’equazione x = φ(x) (teorema delle contrazioni: → Banach-Caccioppoli, teorema di). Per esempio, le successioni definite da
o da
dove x0 = 1, convergono per n → ∞ al → numero aureo Φ, soluzione dell’equazione
si hanno cioè gli sviluppi
il secondo dei quali rappresenta una frazione continua.
L’insieme s = {x : x = {xi}i∈N} di tutte le successioni costituisce uno spazio vettoriale, in cui si può introdurre una metrica ma non una norma. Il sottospazio delle successioni limitate, dotato della norma dell’estremo superiore, ∥x∥ = sup |xi|, è uno spazio di → Banach indicato con l ∞.