strabismo
Deviazione di uno o di entrambi gli occhi dalla normale direzione dello sguardo, per cui gli assi visivi non convergono nel punto fissato, ma s’incrociano o divergono sotto un angolo (angolo di s.) misurabile con opportuni apparecchi (strabometro). Se uno degli occhi non è funzionalmente perso o escluso, è caratteristica dello s. la diplopia. Lo s. può manifestarsi solo in alcuni movimenti degli occhi (s. latente o eteroforia) o essere costantemente presente (s. manifesto) e caratterizzato dalla deviazione costante del globo oculare: in dentro o in fuori, in alto o in basso. S. paralitico, caratterizzato da diplopia, accentuazione della deviazione nei movimenti interessanti i muscoli paralizzati, ecc. S. concomitante: pur essendo indenni i muscoli oculomotori, uno degli occhi viene escluso per vizio di rifrazione (s. accomodativo) o per cause congenite (s. essenziale); è caratterizzato dalla mancanza di diplopia, dalla deviazione di grado costante in tutti i movimenti, dalla mancanza del senso del rilievo e della profondità; può interessare sempre lo stesso occhio (s. costante), o alternativamente entrambi (s. intermittente).