Powers, Stephen J. – Artista statunitense (n. Filadelfia 1968) noto anche con lo pseudonimo di ESPO (acronimo di Exterior Surface Painting Outreach), con il quale diventa uno dei writer più conosciuti e distinguibili della sua epoca. La passione per l’arte lo porta a seguire all’inizio degli anni Novanta corsi di disegno e pittura presso l’University of the Arts di Filadelfia. Inizia la sua attività di writer nelle strade e sui tetti della sua città natale attorno alla metà degli anni Ottanta. I suoi interventi non autorizzati più noti risalgono al decennio successivo e hanno come oggetto saracinesche di attività commerciali a Filadelfia e New York, dove si trasferisce nel 1994. I pezzi dipinti vengono realizzati principalmente su serrande in successione affinché ogni lettera del nome ESPO occupi l’intero spazio di ognuna. Tale attività, seppur illegale ed eseguita in pieno giorno con pettorine da lavoro, è concepita dall’artista come una sorta di servizio pubblico e giustificata ai passanti, forte del significato del suo pseudonimo, quale operazione di pulizia e decoro. Successivamente all’arresto del 1999 per atti vandalici P. abbandona l’arte non autorizzata e inizia a lavorare con le comunità locali divenendo un artista a tempo pieno, impiegato in commissioni murarie e progetti di attivismo sociale in tutto il mondo. L’artista di Filadelfia è universalmente conosciuto per composizioni dove caratteri tipografici e logotipici si mescolano, a produrre un effetto grafico che si avvicina molto all’estetica di insegne commerciali retrò. Parole e immagini vengono combinate in modo attento e ricercato, la forma è chiara e diretta, di immediata lettura, e i messaggi, ironici e sferzanti allo stesso tempo, esplorano le esperienze emotive umane e lanciano spunti di riflessione sulla società contemporanea. Oltre che sui muri, l’artista adopera la sua riconoscibile cifra stilistica per la customizzazione creativa di segnaletica d’alluminio; a tal proposito ha aperto a Brooklyn un negozio chiamato ICY Signs. Nel corso della sua carriera artistica Espo ha partecipato a un gran numero di manifestazioni in tutto il mondo. Nel 2001 ha esposto assieme agli artisti Barry McGee e Todd James alla 49a Biennale di Venezia mentre l’anno successivo alla Biennale di Liverpool. I suoi lavori sono stati esposti in importanti musei e gallerie sebbene la parte più consistente della sua attività si concentri sugli interventi murali per progetti pubblici, che lo vedono realizzare lavori nelle città di Syracuse, Filadelfia, Johannesburg, San Paolo, Belfast e Dublino, tra le altre. Nel 2005 insieme a Peter Eleey è l’ideatore e curatore di “The Dreamland Artist Club”, un’iniziativa che coinvolge venticinque artisti alla rivitalizzazione di Coney Island. Il progetto più popolare e ambizioso che lo vede protagonista è “A love letter for you”, completato nel 2010 nell’ambito delle attività del “Philadelphia mural arts program”: una serie di cinquanta interventi a muro che indagano la complessità delle relazioni umane attraverso messaggi d’amore. La sua attività si estende anche al campo editoriale, con pubblicazioni degli anni Novanta dedicate al mondo dei graffiti e dell’arte urbana e la graphic novel First and fifteenth: pop art short stories (2005).