stenotipia Sistema e tecnica di abbreviazione della scrittura a macchina, che può essere applicata sia con lettere alfabetiche sia con segni stenografici. Le possibilità delle tastiere odierne di connettersi a un elaboratore elettronico e di immettervi direttamente il testo stenoscritto spiega la diffusione di tali strumenti in assemblee elettive, consigli di amministrazione, aule di tribunale.
Fra i sistemi di s. più diffusi vi sono il Grandjean, usato all’ONU e al Consiglio d’Europa e nelle commissioni parlamentari italiane, lo Stenograph (diffuso negli USA e dal quale deriva il sistema Melani, dal nome dell’inventore M. Melani), e il Michela (dal nome dell’inventore A. Michela) adottato presso il Senato italiano fin dal 1880. Il sistema Grandjean, che prevede 21 tasti complessivamente, si basa sul principio delle ‘coppie fonetiche’, per cui molti tasti singoli o accompagnati da un asterisco sono usati per indicare due consonanti di suono simile: per es., S per S e per Z, T per T e per D ecc. La tastiera della macchina Stenograph, di 23 tasti in tutto, con il sistema Melani (v. fig.) si può dividere in quat;tro settori: i primi sette tasti a sinistra (SPCTHVR) si usano per indicare le consonanti iniziali di parola o di sillaba; i quattro tasti al di sotto (IAEO) per indicare le vocali medie o iniziali di parola o di sillaba; quelli a destra dell’asterisco per le consonanti medie o finali di parola (CSTHPR); infine, quelli posti all’estrema destra, per le vocali finali di parola (IEAO). Le lettere mancanti in tastiera si ottengono con la combinazione di più tasti. Analogo è il principio su cui si basa il funzionamento della macchina e del sistema Michela, che usa una tastiera di 20 elementi simile a un settore della tastiera del pianoforte.