STARHEMBERG, Ernst Rüdiger, principe di
Uomo politico austriaco, nato il 10 maggio 1899 a Eferding (Austria Superiore). Dopo aver brevemente frequentato le università di Monaco e d'Innsbruck, si arruolò volontario nel 1917 in un reggimento di dragoni e combatté in Russia e sul Piave raggiungendo il grado di tenente. Dopo il crollo dell'impero passò in Germania, prese parte al Putsch di Kapp a Berlino e si batté nell'Alta Slesia nelle file del corpo franco Oberland. Era allora partigiano dell'Anschluss dell'Austria alla Germania, ma ad una Germania federale, che garantisse l'autonomia austriaca. Dal 1927 prese parte attiva al movimento delle Heimwehren, fondando a proprie spese un battaglione di cacciatori e ponendosi alla testa dell'organizzazione per l'Austria Superiore. Il 1° settembre 1930 era eletto capo supremo delle Heimwehren di tutta l'Austria e il 30 dello stesso mese entrava, come ministro degli Interni, nel gabinetto Vaugoin, che però durava soltanto fino al 29 novembre. Eletto deputato, si dimetteva poco dopo, come abbandonava il 2 maggio 1931 il comando delle Heimwehren, restando a capo soltanto delle formazioni dell'Austria Superiore. Nel settembre del 1931, fallito il Putsch delle Heimwehren della Stiria, fu arrestato, ma subito rilasciato, e pochi giorni dopo riassumeva il comando delle Heimwehren dell'intera Austria. Deciso sostenitore, ora, dell'indipendenza dell'Austria, il 1° maggio 1934 entrò, come vicecancelliere, nel gabinetto Dollfuss con l'incarico di organizzare la difesa interna del regime. Ucciso Dollfuss, diresse per alcuni giorni gli affari, ed entrò poi nel gabinetto Schuschnigg il 30 luglio, con la carica di vicecancelliere, assumendo pure quella di capo del Fronte patriottico. L'11 luglio 1936, in seguito a dissidi di tendenza nella compagine governativa, abbandonava il gabinetto e il comando del Fronte patriottico. Dal momento dell'Anschluss (marzo 1938) vive all'estero.