stagno
È usato in senso proprio in If XIV 119 per indicare Cocito, " stagnante distesa d'acqua... fatta gelare dal vento prodotto dalle ali di Lucifero " (Mattalia).
In If XXII 141, nella bolgia dei barattieri, è riferito invece alla pegola spessa, / che 'nviscava la ripa d'ogne parte (XXI 17-18), in cui cadono Alichino e Calcabrina: il secondo si azzuffa col primo, che aveva permesso a Ciampolo di Navarra di salvarsi dai loro roncigli, e amendue / cadder nel mezzo del bogliente stagno.