AUROBINDO GHOSH, Śrī
Pensatore e poeta indiano, nato a Calcutta il 15 agosto 1872, morto a Pondicherry il 5 dicembre 1950. Di agiata famiglia bengalese, fu educato in Inghilterra (1879-93), in particolare a Cambridge. Tornato in India, riscoprì la cultura indiana, studiando lo yoga e il sanscrito. Nel 1906 aderì al movimento nazionalista, partecipando alle sue lotte. Arrestato nel 1908, trascorse un anno nella prigione di Aliporel. Nel 1910 si spostò nell'India francese, a Pondicherry, dove trascorse il resto della sua vita elaborando il suo sistema di salvezza cosmica mediante l'evoluzione spirituale, rifiutando ogni coinvolgimento diretto nella vita politica e fondando un centro internazionale di vita spirituale, una comunità religiosa formata da fedeli discepoli che s'ispiravano ai principi della sua filosofia.
Secondo A., la salvezza è un fatto non soltanto individuale ma cosmico. In tutte le cose, dal mondo inanimato all'uomo, è presente in vari gradi la coscienza, che si libera dai legami materiali attraverso un processo di evoluzione spirituale considerato come la sua legge interna di sviluppo. Il gradino più alto di quest'evoluzione è raggiunto nell'uomo, anche grazie al ricorso allo yoga, da A. definito "integrale" sia perché incorpora metodi e concezioni degli yoga precedenti, sia perché, a differenza di questi ultimi, non mira a liberare l'uomo dal ciclo delle rinascite, ma aspira a una trasformazione integrale della vita e dell'esistenza, resa possibile dall'incontro tra l'energia divina presente nell'uomo e l'energia presente nel cosmo. Il risultato di quest'illuminazione è la formazione di un uomo nuovo, uno gnostico. Estendendosi, questo processo porterà alla liberazione dell'umanità. L'opera omnia di A. è disponibile in: Srí Aurobindo birth centenary library, 30 voll., Pondicherry 1972-76.