ortosimpatico, sistema
Sezione simpatica del sistema neurovegetativo, in contrapposizione alla sezione antagonista, che costituisce il sistema parasimpatico.
Le formazioni centrali del sistema o. non si prestano a una descrizione unitaria, perché sono diffusamente frammiste alle altre strutture spino-encefaliche. Nella porzione periferica la struttura morfologica più rilevante, quella che per prima ha attirato l’attenzione degli studiosi, è rappresentata dalla catena gangliare, ben visibile in ciascun lato della colonna vertebrale; è un organo pari, disposto in prossimità della colonna vertebrale, per tutta la sua estensione: nei tratti superiori, cervicale e toracico, è situata ai lati del rachide, in quello lombare tende a portarsi in posizione pre-vertebrale, in corrispondenza del sacro si avvicina alla linea mediana, e a livello del coccige le catene dei due lati si uniscono, formando un’ansa, talora un plesso. Il numero apparente dei gangli è inferiore a quello reale ed è incostante nei diversi individui, per la frequente fusione di due o più gangli in uno solo. Il tratto cervicale di norma comprende tre gangli (ganglio cervicale superiore, medio e inferiore), il più voluminoso dei quali, l’inferiore, è detto ganglio stellato per la sua particolare conformazione; il tratto toracico di solito ne annovera otto o sette, e sette anche il tratto lombosacrale. Ogni ganglio è unito a quello vicino da un cordone fibroso (fascicolo intergangliare), nella cui compagine possono essere presenti cellule nervose pertinenti al ganglio, ed è in rapporto con le fibre nervose.
L’azione generale dell’o. si esprime con accelerazione e rinforzo del battito cardiaco, vasocostrizione, soprattutto viscerale, con aumento della pressione del sangue, broncodilatazione, aumento del metabolismo basale e dell’utilizzazione del glicogeno epatico e muscolare e il potenziamento delle funzioni motorie. Azioni particolari sono: a livello dell’occhio, la dilatazione delle pupille e l’accomodazione alla visione lontana; a livello della cute, la stimolazione della secrezione sudorale; a livello del digerente, l’inibizione della peristalsi; sul fegato la glicogenolisi e nel surrene la stimolazione della secrezione della sua parte midollare. La sezione simpatica del sistema neurovegetativo (contrapp. a parasimpatico), agisce liberando catecolammine (➔), soprattutto noradrenalina. A differenza dell’acetilcolina, che svolge un’azione localizzata, esplicandosi a livello dei siti dove viene liberata, le catecolammine come la noradrenalina hanno azione più diffusa e in generale si esplicano al di fuori dei siti di liberazione. Una parte della noradrenalina liberata dalle terminazioni nervose sfugge ai meccanismi di riassunzione ed entra in circolo; inoltre anche la midollare del surrene immette in circolo adrenalina e noradrenalina. Questa liberazione diffusa di catecolammine, insieme all’organizzazione divergente degli assoni pregangliari, sta alla base della capacità del sistema o. di attivare, in situazioni di stress, gli organi bersaglio con modalità simili a quelle di un ormone.